11 Settembre 2014 – Sono passati già 4 mesi da quel terribile giorno nel quale il tifoso del Napoli Ciro Esposito, fu ferito mortalmente con un colpo di pistola. Da subito, il maggiore indiziato fu Daniele De Santis, ex ultrà romanista ( non frequentava lo stadio da più di 10 anni ), anche se la dinamica è rimasta avvolta nel mistero per tutto questo tempo.Le indagini sono proseguite incessantemente e la scientifica che si è occupata dei rilevamenti è giunta ad una conclusione, a sparare è stato realmente Daniele De Santis ( lo stub sulle sue mani è risultato negativo ma quello sui guanti che presumibilmente indossava è positivo ) ma dopo essere stato aggredito e ferito gravemente da alcuni tifosi partenopei.
La sostanza non cambia granchè, stiamo parlando pur sempre di una tragedia che ha visto morire un giovane ragazzo che voleva assistere ad una partita di calcio, cambia sicuramente il capo d’ imputazione nei confronti di De Santis, in quanto, sembrerebbe che il romano sia stato aggredito con un coltello a serramanico che gli ha provocato delle gravi ferite al torace, ormai a terra ed insanguinato, il De Santis avrebbè esploso 4 colpi di pistola nei confronti dei tifosi napoletani che nel frattempo stavano tornando alla carica, ferendone 3, 2 in modo lieve ed 1, lo sfortunato Ciro Esposito, gravemente. Secondo la scientifica, De Santis, già a terrà ha impugnato la pistola con le mani sporche del suo stesso sangue.
Non sono tardate ad arrivare le reazioni delle parti in causa, gli avvocati del romano hanno auspicato che il giudiuce proceda per un tentato omicidio nei confronti del proprio assistito, mentre i familiari di Esposito, nella figura dello zio, hanno ammesso che ci sia stata aggressione nei confronti di De Santis, ma questa sia avvenuta dopo gli spari. La sensazione è che di questa storia, il finale è ben lontano dall’ essere scritto.
Emilio Brocanelli
11 Settembre 2014