Sono trascorsi 10 anni dall’ ultimo album di inediti. Si intitolava Sono io, l’uomo della storia accanto. Oggi Claudio Baglioni, dopo il trentennale di Strada facendo e la rivisitazione dei brani di Q.P.G.A., torna a scrivere e a cantare canzoni nuove di zecca. Aveva iniziato a farlo dal 18 maggio quando uscì il primo singolo ConVoi che fu presentato in tv, in casa dell’amico Fabio Fazio. Da quel momento ne sono seguiti altri, a cadenza differente, fino ad oggi, giorno in cui esce su iTunes e in tutte le radio Una storia vera, l’ultimo del progetto ConVoi. Nei negozi invece è disponibile l’album che raccoglie i 12 brani proposti finora sulle varie piattaforme, «alcuni dei quali hanno subito delle modifiche», spiega il cantautore di Centocelle. Sfida Insomma abbiamo a che fare con un LP in «movimento », con una nuova forma di produzione e fruizione musicale. Baglioni si è messo alla prova, ha sfidato le leggi della discografia moderna. «Non mi sono concentrato sull’album come motore centrale – racconta –, ho fatto un passo indietro negli Anni 60 quando si creavano delle proposte musicali con i 45 giri, per poi raccoglierle successivamente in un contenitore più ampio. È stato un lavoro artigianale, un inno alla libertà creativa e al valore del tempo».Un progetto che è solo a metà strada, «e pensare che dicevo: “Q. P. G. A. sarà il mio addio”». Nonostante l’entusiasmo questa nuova sfida ha spinto Baglioni in una profonda depressione, «mi ha succhiato l’anima, mi riprenderò quando ritornerò a calcare i palcoscenici», dichiara il cantante che ha dovuto cancellare le tappe del tour per una laringofaringite. Niente paura, il live partirà a marzo 2014. «Questo mestiere è sempre più difficile – dice – ci sono delle nuove opportunità come i talent show, ma creano una profonda omologazione del canto; la musica in tv è più presente però celebra sempre lo stesso passato. Forse sono uno dei colpevoli avendo fatto Anima mia».