Il primo capitolo del doppio show che Gianni Morandi ha portato in scena all’Arena di Verona ha portato un record di ascolti a Canale 5 e a RTL (si attendono le cifre ufficiali oggi), il network televisivo e la radio che stanno trasmettendo l’avvenimento. Ma, ieri, il festoso ritorno dell’ex ragazzo di Monghidoro stava per trasformarsi in un divertente giallo. Colpa (o merito?) di Fiorello che sino all’ultimo non ha confermato la sua presenza all’Arena, tenendo molti fan con il fiato sospeso. Tutto è iniziato nella tarda mattinata di ieri quando dai microfoni di RTL si era sparsa la voce che Fiore, in gran segreto, era atterrato all’aeroporto di Verona per le prove. Immediato uno scherzoso tweet con lo show-man, coppola in testa, intervistato da Morandi nel suo albergo di Verona che diceva: «Non mi risulta, sono a Roma». In realtà la presenza di Fiorello allo show era sicura da tempo, Libero lo aveva anticipato una decina di giorni fa. E, difatti, nel pomeriggio ha provato e si è presentato in scena poco dopo le 22 cantando un medley morandiano con al piano il fidato Enrico Cremonesi, simpatico, iconoclasta, un po’ diverso dal Fiorello che ammiriamo ogni mattina nella sua Edicola sul web ma il solito monello spontaneo. Un animale televisivo che centellina le sue uscite con sapienza: dal piccolo schermo mancava dai tempi de Il più grande spettacolo dopo il week-end, in onda su Rai1. Il concertone, prima e dopo Fiore, è proseguito sulle note di 25 canzoni di Morandi, tutte accompagnate da un’orchestra sinfonica di cento elementi. La serata è stata nobilitata dalla presenza del maestro e premio Oscar Ennio Morricone. «Negli anni ’60 Morricone ha scritto per me decine di brani che, all’epoca, ebbero un successo incredibile, a partire da Se non avessi più te». ha raccontato Morandi. Altri momenti topici i duetti con Ami Stewart (Grazie perché) e la carrambata di Raffaella Carrà che ha scaldato l’infreddolita Arena.