Just Dancee Fedez: un binomio che assicura il successo. Il video gioco di Ubisoft arruola tra i suoi successi da cantare e ballare il tormentone Alfonso Signorini (Eroe Nazionale) di Fedez appunto. Dal 1 ottobre è disponibile in Italia Just dance 2014 un prodotto nato dal connubio tra musica, danza e moda in cui, per la prima volta, è coinvolto un rapper. Se Fedez si porta dietro il suo pubblico, il game virtuale vanta un seguito non indifferente anche tra le celebrities: da Charlize Theron a Shakira fino a John Travolta. Insomma, le premesse sono delle migliori e di questo è convinto anche il ragazzo prodigio che ha fatto delle rime irriverenti il suo fortunato biglietto da visita. Perché ha deciso di entrare a far parte del mondo di Just Dance? «La canzone si prestava, è ballabile. Allora mi sono detto “perché no”?». L’idea di diventare un videogioco la diverte? «Ma sì, è intrigante. È come essere in un fumetto quindi coronare un sogno d’infanzia. Figata, no?». Sì, sì. Ma lei come balla? «Molto male. Questa può essere l’occasione buona per imparare». Ma quando e perché ha deciso di scrivere Alfonso Signorini (Eroe nazionale)? «Mi è venuto in mente un giorno a caso. Lo scopo era quello di mettere in evidenza in maniera irriverente i limiti del Paese. Non so se tutti hanno colto… ». Beh, colto o no, la canzone è diventata un tormentone. Soddisfatto? «Assolutamente sì, sono contento». Lei è il primo rapper di Just Dance. Perché i suoi colleghi preferiscono non allontanarsi dal mondo del rap? «Non lo so. Io ho le palle per farlo. Il nostro ambiente è bigotto ma me ne frego e faccio quello che voglio. Finora mi è andata bene». Tornerà tra i giudici di X Factor? «Non lo so. Per il futuro ho in ballo un po’ di cose». Quali? «Non lo so (ride, ndr). Le scoprirete».