Più che sexy, fanno ridere. Un po’ come quando, e non parliamo per esperienza, si va ad assistere a uno strip maschile con le amiche: l’intento è quello di rallegrarsi in compagnia. Vedere due uomini (i famosi velini) che, vestiti come i modelli di Abercrombie, ballano (parola grossa) sul bancone di Striscia la notizia al posto delle consuete vallette, beh, è divertente. La provocazione di Antonio Ricci per lanciare la nuova edizione del tg satirico, ripartito lunedì scorso su Canale 5, ha fatto centro: i giornali ne hanno parlato, la tv ne ha parlato, il pubblico li ha seguiti in frotta. L’esordio è stato seguito da 6.324.000 spettatori e ha registrato uno share del 23.11%: non è solo merito del biondo Elia e del moro Pierpaolo, c’erano anche i servizi, le denunce, l’imitazione del Papa, Michelle Hunziker e Virginia Raffaele nei panni di Nicole Minetti e Belen Rodriguez (sempre «al top», come direbbe lei) alla conduzione. Non sbaglia Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5, quando commentando gli ascolti dell’esordio parla di «inesauribile genio» di Ricci. È divertente anche, per una volta, non vedere il conduttore che fa il cascamorto con la bellona in studio ma le donne che si lustrano gli occhi davanti ai due bistecconi a torso nudo che improvvisano un balletto. Detto questo, sappiamo che le veline torneranno, lo ha rivelato lo stesso papà di Striscia in conferenza stampa. Perché in televisione, come nella vita, è più naturale che sia la donna a mostrare la sua bellezza. Non perché la tv è maschilista, può darsi comunque che lo sia, come la società, ma perché sappiamo bene che sono le stesse telespettatrici da casa, in fondo, a volerlo. Perché la donna spia l’altra donna, la giudica, la critica, perché quando c’è il Festival di Sanremo non vede l’ora non di sentire cantare Povia ma di vedere com’è vestita la valletta di turno, se riesce a scendere la scalinata senza scivolare, se è capace di proferire due parole. Le veline torneranno, tornano sempre.