Quarantamila multe e nove milioni di euro, queste le cifre di un pasticcio in salsa parmigiana che pare, documenti alla mano, essere stato propinato agli abitanti della città ducale, un tempo modello di città perfetta, che oggi corre precipitosamente verso il basso. «Abbiamo il documento che attesta che il Comune di Parma non è mai stato in possesso dell’autorizzazione per l’installazione degli autovelox in tangenziale sud». L’affermazione è del presidente di Nuovi Consumatori Filippo Greci, che da mesi si sta battendo affinché venga fatta giustizia su un caso che ha coinvolto una buona fetta della cittadinanza costretta a pagare multe salate per rimpinguare le casse comunali. «Secondo quanto affermato da Anas, al 31 luglio (e ci mostra il documento originale) l’autorizzazione era ancora in fase di perfezionamento. Era stato concesso solo il nullaosta tecnico al posizionamento dei box che contengono gli apparecchi», continua Greci, «le multe comminate dal 16 gennaio fino ad almeno al 31 luglio sono illegittime. Abbiamo depositato un esposto alla Procura con sette ipotesi di reato che vedrà coinvolto il primo cittadino di Parma e richiesto il sequestro preventivo dei velox finalizzato alla confisca dell’equivalente delle somme e dalla settimana prossima faremo partire una lettera di diffida al Comune per la restituzione delle somme percepite illegalmente e illegittimamente». «Una vicenda che ha avuto il suo apice» ricorda Filippo Greci «durante un sopralluogo effettuato dal comandante della Polizia municipale Patrizia Verrusio insieme a tre giudici di pace al termine del quale la stessa comandante, al fianco dell’assessore Casa, dichiarò alla Gazzetta di Parma: “Gli autovelox sono regolari”. Ma come?Una delle parti in causa accompagna chi deve decidere e si prende anche la briga di dare una sentenza anticipata!». La città è schierata compatta a fianco di Greci e la battaglia partita dagli autovelox illegittimi diventerà presto politica. Parma è infatti ampiamente insoddisfatta dei propri vertici cittadini e un guerriero come Filippo Greci al posto dell’immobile giovane Pizzarotti sembra una soluzione gradita per riportare la città a quei livelli a cui è sempre stata abituata.