Al porto dell’isola del Giglio appare uno striscione «In Titan Micoperi we trust», crediamo nella Titan Micoperi, la società chiamata per rimuovere quel colosso di lamiera che domina il panorama dal 13 gennaio 2012, giorno del naufragio della Costa Concordia in cui sono morte 32 persone. I cittadini sperano che da stasera l’immagine che hanno da oltre un anno e mezzo davanti agli occhi possa cambiare. Oggi alle sei prenderà infatti il via la maxi operazione di rotazione della nave (tecnicamente parbuckling). La manovra si farà nonostante il maltempo, che si era abbattuto sull’isola con tanto di trombe d’aria all’orizzonte, ieri abbia fatto temere un rinvio. Per completare il raddrizzamento serviranno 1012 ore. Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, è certo che l’operazione «riuscirà al 100%, se andrà male ritenetemi responsabile». La fase più delicata sarà la prima, quando la Concordia verrà sollevata e strappata agli scogli in cui è incagliata. «Questa fase di distacco dalle rocce durerà una o due ore; poi 45 ore per la fase di accorciamento delle funi; altre 45 ore per lo zavorramento nei cassoni», ha spiegato il responsabile del progetto di rimozione della nave, Franco Porcellacchia. Che poi ha aggiunto: «Piani B? Preferiamo non parlarne ». Giustamente agitato il sindaco Sergio Ortelli: «Ho la tranquilla preoccupazione che nasce da un’operazione mai fatta prima, ma sono ottimista».