E poi dicono che i vecchi bisogna rottamarli e lasciare spazio ai giovani… Andate a riguardarvi VeronaMilan: Luca Toni, 36 anni suonati, si mangia Mario Balotelli, 23 anni, gli dà una lezione di calcio e gli dimostra che l’età poco conta quando sai che cosa fare con il pallone tra i piedi. Non è soltanto per la doppietta che Toni si merita di salire sul palcoscenico: sarebbe troppo semplice. No, l’attaccante del Verona non si limita al compito (e che compito!) di buttarla dentro: fa vedere a tutti come e quanto deve lavorare un centravanti, come si deve muovere, quando è il caso di attaccare lo spazio e quando, invece, serve andare incontro al passaggio. Toni si carica sulle spalle l’intera squadra, dà l’esempio, si sacrifica, torna in difesa in occasione dei calci piazzati avversari, lotta su ogni pallone con rabbia e determinazione. Rottamare uno così sarebbe un delitto, e ciò significa che i vecchi, se hanno valori (tecnici e morali) importanti da trasmettere, sono bussole da seguire. Riferimento Balotelli, per diventare quello che ancora non è (cioè un fuoriclasse), potrebbe cominciare con il riguardarsi la prestazione di Toni e prendere nota. Sono 47 i palloni toccati dalla punta di Mandorlini, autentico punto di riferimento per il gioco offensivo: i compagni lo cercano sempre in fase di disimpegno. Vale, a testimonianza del rendimento di Toni, un dato: 13 contrasti effettuati, ben 8 vinti e 5 persi. Vuol dire che si è sbattuto tantissimo, che ha disturbato sempre gli avversari (soprattutto in fase d‘impostazione), che non ha mai lasciato campo libero ai centrali rossoneri Zapata e Mexes. Va considerato che, su 47 palloni giocati, ne ha persi soltanto 3 (e uno lo ha recuperato). Utile, preciso, indispensabile. E a questa indubbia capacità di aiutare la squadra, Toni unisce una notevole efficacia sotto porta. Quattro conclusioni, 2 gol e 2 parate di Abbiati. Micidiale come ai bei tempi, quando indossava la maglia azzurra della Nazionale e alzava la Coppa del Mondo a Berlino nel 2006. Poco aiuto Balotelli non è mai devastante come ci si aspetta che sia: devono averlo stancato i tanti tweet spediti… Bello l’assist con il quale manda in gol Poli, pericoloso un suo tiro da fuori area che viene deviato da Rafael, ma dei 53 palloni toccati Supermario ne perde 7 e fallisce addirittura 4 dribbling. Considerando che non ha di fronte la difesa più forte del pianeta, questo è un limite. L’impressione è che Balotelli sia poco supportato da Niang ed El Shaarawy, che si muovono ai suoi lati, e che ci sia poco feeling con i centrocampisti. Lui tenta di fare la sponda (ne effettua 5), però le sue intenzioni non hanno seguito. Ciò significa che ancora non riesce a caricarsi la squadra sulle spalle e che non ne rappresenta il centro di gravità. Sono 22 i passaggi fatti da Balotelli: 15 giusti e 7 sbagliati. Troppi errori per uno come lui.