federica-pellegriniFede e fantasia. Dai tempi e dagli sguardi, questa Pellegrini sembra predisposta ad aggiornare il lungo capitolo dei suoi colpi di scena. Per come nuota, per il volto che mostra, per le speranze di una Nazionale che s’aggrappa ancora alla sua superstar. Ma non doveva essere un anno soft da dedicare solo al dorso? Il suo impatto mondiale a stile libero spiazza, mette in crisi le certezze: una Federica da 53”98 per la staffetta da record italiano, domani nei 200 stile libero non potrebbe dire la sua per le medaglie, in assenza dell’olimpionica Schmitt e per come va l’andazzo stagionale nel quale solo la Franklin è lanciata? «Mi viene da ridere…» ribatte lei dopo la 4×100 sl, fuori dalla finale in 3’39”50 per 26 centesimi. «Tiro dritta verso i 200 dorso, il primo assaggio in vasca è stato buono: di solito l’impatto è rigido, macchinoso, al mattino si sente di più nella velocità. E’ bello cominciare con un record e ritornare nella piscina dove ho iniziato a livello mondiale. E poi da tempo non nuotavo frazioni così veloci, sotto i 54” sono scesa poche volte, e prima della gara siamo state catapultate in camera di chiamata, non avevamo capito dove ci stavamo trovando. Questa è una staffetta difficile, della mia frazione sono contenta». Rilassata Al suo lato c’è Alice Mizzau, compagna di stanza a Barcellona, che ha già imparato a non cercare alibi («contente del record ma adesso non ci sono più scuse») quando bisogna chiedere di più a se stesse. La Pellegrini è arrivata a Barcellona senza alcun «obbligo di vincere i 200 e 400 sl. Lasciatemi divertire e vivere questi Mondiali in modo rilassato». Vede la finale dei 400 sl in cui salverà il record del mondo dell’oro di Roma: «Sì m’interessa vedere quest’americanina, davvero frizzante, la Ledecky ». Lucas Cosa le ha detto Philippe Lucas? «Vai da sola, Fede ». Ma si aspetta una chiamata per i 200 stile libero dopo una frazione come questa in staffetta? No, perché ieri Lucas è stato categorico: «Fosse stato per me non l’avrei fatta neanche gareggiare visto che voleva staccare un po’». Una Fede così fa venire i dubbi agli altri, se è il caso di rischiarla, di esporla a una prova con gli occhi del mondo addosso nei confronti della doppia regina che proprio ieri ha perso l’esclusiva di essere l’unica donna al mondo ad aver nuotato i 400 sl sotto i 4 minuti. Federica la capisci dallo sguardo: serena dev’esserlo davvero, non solo per come si diverte a vivere i Mondiali su Twitter, tra foto e battute, ma anche perché ufficialmente sfidanzata da Magnini, ma sempre vista accanto a Filippo come due che stanno ancora insieme, libera sempre le interpretazioni su quali siano le sue nuove tentazioni. Una single coinvolta o disinteressata? «Secondo me l’amore non si può prevedere mai, è l’unica cosa che non si può controllare. Poi a me prende la pancia, la testa. Tutto. Quando sono innamorata, non è facile controllarsi. A Shanghai 2011 ero carica proprio perché per assurdo non pensavo al nuoto, non avevo la tensione delle gare, era come se non me ne importasse niente. Però d’altro canto, se hai la testa libera ti puoi concentrare meglio su tutto». E adesso, a Barcellona?