Aurelio De Laurentiis ha già in mente il suo capolavoro calcistico-cinematografico definitivo: «Natale a Napoli». Scelto come protagonista assoluto – dopo un lungo casting – l’uniconomecapacedi garantire il tuttoesaurito al botteghino (dello stadio San Paolo): Zlatan Ibrahimovic. I rumors, le battute, i sogni più incredibili dei tifosi napoletani potrebbero trasformarsi in realtà nello spazio di un weekend. Entro lunedì – giorno dell’inizio della tournée scandinava del Psg – lo svedese potrebbe accettare la corte partenopea. Un assalto lanciato nella notte tra giovedì e venerdì dopo il no del Real Madrid al giocatore. Ibra sognava di seguire Carlo Ancelotti in Spagna, ma ha dovuto scontrarsi contro i piani della casa blanca, impegnata nel ringiovanimento della rosa e in una complessiva «operazione simpatia». Dall’al – tra parte il Napoli, spaventato dai continui rialzi dello stesso Real per Higuain (ora valutato 40 milioni) e irritato dai tentennamenti dell’Internacional per Leandro Damiao. Ma De Laurentiis ha capito che per puntare in alto serve parlare con i grandi procuratori. E così dopo la “partnership”con lo spagnolo Quillon (Benitez, Albiol, Callejon e ora Reina dopo lo stallo con Julio Cesar), ora torna da Raiola (già agente di Hamsik ed El Kaddouri). Basso prezzo (circa 20 milioni) e sicuro impatto le carte forti dell’opzione-Ibra. Tutto da definire il nodo di uno stipendio astronomico e fuori da ogni standard azzurro: ma con un piccolo sacrificio di Zlatan e qualche concessione di De Laurentiis sul piano dei bonus (e dei diritti d’immagine?), l’affare si può fare. Ancheperché ilnuovoNapoli di Benitez – ric – co di tanti giocatori internazionali – può digerire un ingaggio «hors catégorie», inaccettabile ai tempi del “gruppo” di Mazzarri. E Zlatan non chiede altro che tornare a essere il re di una squadra e di una tifoseria ambiziosa. Da sogno per il popolo partenopeo le «statistiche » dello svedese: dieci titoli nazionali in dieci anni tra Olanda, Italia, Spagna e Francia. E dalle nostre parti ha fallito l’appuntamento con lo scudetto solo col Milan due stagioni fa in sette tentativi: l’85% di «tituli». L’ex Juve-Inter- Milan sembra l’unico giocatore capace di ribaltare le gerarchie-scudetto, insieme magari con un ultimo rinforzo in difesa (interessa Ranocchia, ma l’interista vuol restare a Milano): il centrocampista Eriksendarebbe un’al – tra marcia al Milan ma non risolverebbe tutte le criticità rossonere, così come Verratti non trasformerebbe la Fiorentina in una squadra da titolo (intanto il Psg ne annuncia il prossimo rinnovo di contratto). Per non parlare di Gervinho alla Roma (mentre l’ex giallorosso Tachtsidis va al Catania nello scambio per Lodi col Genoa che ora punta Krasic), così come non basterebbe un top player per riportare l’Inter alla pari della Juve (che toglie dal mercato Vucinic). Anzi, i nerazzurri dopo lo stop per Isla si trovano in grossa difficoltà a centrocampo: mancanouomini sulle fasce – e Schelotto è vicino al Chievo, mentre Gino Peruzzi del Velez firma col Sunderland – e ieri un piccolo problema fisico a Kuzmanovic ha riportato alla luce la scarsità di alternative in mezzo al campo (si torna su NocerinooFlamini?). Ibra invece garantisce entusiasmo a una piazza scottata dell’addio di Cavani e Lavezzi in dodici mesi, oltre a un potenziale di venti gol e alle caratteristiche tecniche e di movimento che ne fanno il perfetto sostituto del Matador. «Dovrò far convincere i loro ego: non ho motivo di pensare che Ibra andrà via, mi ha detto che sarebbe rimasto », ha detto ieri in conferenza stampa Laurent Blanc cercando di frenare la voci. Pochi minuti dopo nella stessa conferenza stampa, però, il tecnico del Psg ha annunciato l’annullamento dell’amichevole con il Napoli, prevista nell’accordo per la cessione del Pocho. Segno che forse quel credito – del valore di circa 2 milioni –De Laurentiis vuole sfruttarlo nell’affa – re-Ibra. Con il benestare della società francese – ben conscia di non poter avere due galli nel 4-3- 3 di Blanc – e di Raiola. Se anche l’agente italo-olandese avrà la sua particina nel “cineferra – gosto” di De Laurentiis, il lieto fine per i tifosi napoletani sarà garantito.