Gabriel Garko. dopo aver raggiunto successo e notorietà nel 2006 interpretando Tonio Fortebracci nella fiction L’Onore e Il Rispetto, in autunno tornerà su Canale 5 con il mito di Valentino. «Mia madre non voleva che facessi l’attore, mi vedeva in giacca e cravatta. Mio padre mi ha detto – Avrai tante di quelle porte sbattute in faccia che alla fine ti stancherai. Ma preferisco che tu ci provi. Di porte in faccia ne ho avute tante: aveva ragione. Ma sono anche cocciuto. E alla fine, qualcosina sono riuscito a fare. Se vorrei fare il regista, adesso? No, facciamo prima credere che sono un bravo attore…». Ride, Gabriel Garko. Non te lo aspetteresti, ancora giocherellone e ragazzo. Lui, il sex symbol d’Italia, l’unico divo che le ragazzine aspettano sotto l’hotel per ore, urlando. Lui, che tra poco sarà sugli schermi tv a interpretare il re dei latin lover: Rodolfo Valentino. La serie andrà inondain due puntate su Canale 5, la prossima stagione. Premiato al festival Ischia Global, racconta così la sua esperienza. «Valentino è come James Dean. Un mito assoluto. Interpretarlo fa paura. Per farlo, ho pensato alla persona che c’era dietro. Con le sue paure, la sua malinconia. Unuomo cheha vissuto il miracolo della fama assoluta, e la condanna di una morte precoce». «Io? No, io non sono un divo», dice ridendo. «Non riesco neanche a essere dannato: ho smesso di fumare da un anno, sono pure astemio: una noia mortale ». Gli unici vizi che si concede sono la palestra, il jogging e i cavalli. «I cavalli sono animali straordinari, non facili. Sono il tuo specchio, sono sensibili». Le riprese della serie tv lo hanno portato a Hollywood. «Un po’ ci ho anche pensato, al cinema americano. Ma non vorrei ricominciare da capo,buttandovia tutto quello chehogià fatto». La forza di cominciare da capo ce l’ha, invece, per interpretare un personaggio. «Per diventare Valentino ho dovuto imparare a ballare: tango, charleston, foxtrot, e poi imovimenti ei gesti del cinema muto. C’è una scena in cui interpretiamo proprio uno di quei film: è stato meraviglioso, mi sembrava di essere in The Artist». Un ultimo sguardo all’età: «Ho trentanove anni. Invecchiando vorrei fare come il vino e, magari, diventare affascinante».