LAGUNA SECA — Ci siamo, tutti nel mito. Beh, tutti, si fa per dire. I meccanici si affannano a montare il materiale arrivato a tempo di record dall’Europa, la pattuglia dei piloti si raccoglie piano piano. Il Sachsenring ha lasciato i segni. C’è il nuovo leader della classifica Marc Marquez, ma nemmeno la curiosità per la pista dove non ha mai messo piede lo smuove: si vede in circuito soltanto al pomeriggio. Mancano invece i suoi connazionali Lorenzo e Pedrosa, partiti in ritardo dall’Europa. Jorge, rimasto in forse fino all’ultimo, è arrivato nella serata di ieri, via Los Angeles. Nella metropoli californiana, intanto, la Yamaha ha svolto attività promozionali, ma con i soli Valentino Rossi e Bradley Smith. Assente anche Cal Crutchlow, che dopo il secondo posto in Germania è andato, sempre a Los Angeles, dallo specialista di fiducia, l’ematologo James Hu, per pulire le ferite a braccio e mano destri e alla gamba sinistra. Arriverà solo stasera invece Dani Pedrosa,che ha preferito fare un po’ di fisioterapia in più prima di volare in America. Box in allestimento anche alla Ducati, che dovrà lasciare ferma una delle moto del Team Pramac per il forfait di Andrea Iannone, già assente in Germania per la gran botta alla spalla destra. Una strana coincidenza aveva fatto ipotizzare una clamorosa sorpresa. Perché in California, per le vacanze, c’è Max Biaggi, che aveva già da tempo deciso di saltare la trasferta Superbike a Mosca (è commentatore Mediaset) e che qualche settimana fa era stato tester (non veloce) proprio della Ducati Pramac al Mugello. Ma i dirigenti Ducati cadono dalle nuvole: «Non ne sapevamo nulla», assicura Vitto Guareschi.