La sportiveggiante Kia Pro_Cee’d GT 1st Edition è la tre porte compatta (431 cm di lunghezza) con cui la casa coreana sfida – simbolicamente, visto che in Italia ne arriverà un centinaio di esemplari dei 500 previsti per l’Europa – le varie versioni “pompate” delle berline occidentali. A parte l’assenza delle porte posteriori, l’auto sfoggia una coda più filante emuscolosa di quella del modello da cui deriva: cambiano parafanghi, finestrini e portellone, e il tetto è più basso (143 cm contro 147). Davanti spiccano la mascherina nera con profilo rosso, le luci diurne a led “Ice Cube” e i paraurti di forma specifica (dietro, con estrattore aerodinamico e scarico sdoppiato). MECCANICA DA SPORTIVA – Il 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina, abbinato a un cambio manuale a sei marce, eroga 204 cavalli e 265 Nm di coppia (disponibili fra i 1750 e i 4500 giri). L’assetto prevede ammortizzatori più “frenati”, molle indurite e barra di torsione maggiorata. I cerchi di 18 pollici (con finitura nero lucido, a contrasto col rosso delle pinze dei freni a disco autoventilanti) calzano pneumatici Michelin 225/40. DOTAZIONE ALL-INCLUSIVE – “Illuminato” dal tetto panoramico in vetro, è elegantemente sportivo anche l’abitacolo, con pedaliera in alluminio e tanto avvolgenti quanto comodi sedili Recarorivestiti in pellescamosciatacon impunture rosse (riprese nel volante e nei pannelli porta); dal lato guida c’è la regolazione elettrica del supporto lombare. Spazioso pure il divano, non propriamente agevole da raggiungere e poco imbottito al centro ma a tre posti; quanto al baule, è capace di ben 380 litri che salgono a 1318 a schienale reclinato (peccato solo che l’accesso non sia favorito dall’altezza della soglia). Il “clima” automatico e lo schermo nella plancia (che “serve”anche la retrocamera, abbinata ai sensori) sono di serie, come d’al – tronde il Bluetooth, il cruise control, il cassetto refrigerato e i fari allo xeno. Per contro non sono previste aggiunte, nemmeno di dispositivi di sicurezza attiva (come, per esempio, la frenata automatica) che alcune rivali offrono: l’alle – stimento è unico e “obbligato”, anche per quanto riguarda la brillante colorazione “perlata” GT White a triplo strato. STERZO MIGLIORABILE – Stabile e precisa, l’auto diverte e trasmette sicurezza, sebbene il piacere di guida risenta dello sterzo poco progressivo. Il 1.6 turbo è generoso, fluido in ripresa (“tiene” la sesta marcia sin dai 2000 giri), ma pure incisivo in accelerazione (7,7 secondi dichiarati nello “0-100”) e in allungo: durante il test, svoltosi fra Germania e Austria anche su autostrade prive di limiti di velocità, abbiamo visto senza fatica i 230 orari di punta ufficiale. Discreti anche il consumo “da computer di bordo” – poco più di 11 km/l contro i 13,5 omologati –e l’insonorizzazione: ad andatura elevata si percepisce più che altro il rumore di rotolamento delle gomme.