Tevez, El Shaarawy, Pastore, Lavezzi. Sono le figurine del calciomercato milanista, ancora non esploso ma in via di definizione. «Magari non partirà nessuno, forse qualcuno verrà sostituito, ma di certo il Milan continuerà a fare il Milan finché ci sarà Silvio Berlusconi». Adriano Galliani, in crociera sulla nave Msc Fantasia, rassicura i tifosi nel corso di un incontro con i passeggeri a bordo. «Vi garantisco che chi arriverà non farà rimpiangere chi sarà partito». Chi arriverà (omeglio potrebbe arrivare) è facile da intuire. «Tevez è fedele, non mi tradisce », aveva confessato nella notte di domenica l’admilanista, poche ore dopo aver sentito al telefono Kia Joorabchian, il potente agente dell’attaccante argentino del Manchester City, già vicino ai rossoneri nel gennaio del 2012 e poi allontanatosi per il niet presidenziale alla cessione di Pato al Psg. L’Apache ha il contratto in scadenza nel 2014: ha 29 anni e guadagna 8,5 milioni di euro. «Maper venire da noi accetterà di meno», ha rivelato l’ad rossonero, che già nei giorni scorsi non aveva nascosto il fastidio per la trattativa avviata nei suoi confronti dalla Juve. «Carlitos mi piace perché è cattivo», ha sospirato il vicepresidentemilanista che già immagina Tevez in coppia con Balotelli. Peccato che i bianconeri si siano imbufaliti per l’uscita di Galliani. «Vediamo chi prenderà il giocatore», hanno masticato con rabbia da Torino (dove oggi i bianconeri incontrano il Torino per chiudere su Ogbonna). La guerra tra i due club va avanti dal gennaio dello scorso anno quando i bianconeri provarono a inserirsi nei colloqui avanzati fra il Milan e il giocatore. Ora la Juve (alle prese con Arturo Vidal che ha richiesto la maglia numero 10) è convinta che il Milan effettui la manovra di disturbo solo per restituire il favore. Di certo l’ad milanista al momento esclude una cessione di El Shaarawy. «Non è detto che parta. È evidente che piace a tanti club europei ma non c’è alcuna offerta». Non solo. Il vicepresidente rossonero ha altresì negato di aver sentito di recente Ferran Soriano, dirigente dei citizens. Ma non solo. Ieri Galliani ha avuto contatti telefonici sia con Leonardo, sia con Carlo Ancelotti (che tra l’altro compiva gli anni). I rapporti con il Psg sono ottimi e i francesi hanno due giocatori che al Milan piacciono parecchio: uno è Lavezzi, che da mesi spinge per un ritorno in Italia, e l’altro è Pastore, che nel nuovo modulo potrebbe fare il trequartista (per Boateng si valuteranno tutte le offerte). Ieri Galliani ha difeso ancora una volta Allegri. «Gli allenatori non si cambiano per la mancanza di risultati ma se non vengono più seguiti dalla squadra. In queste settimane tutti i giocatori mi hanno telefonato pregandomi di tenere Max. Anche Berlusconi lo ha confermato». Allegri ha spiegato: «Questa squadra ha tutti i presupposti per migliorare. Il Milan dopo anni ha dato cinque giocatori alla Nazionale, di cui tre titolari. Al Milan non c’è il tempo per pensare a quello che si è fatto,ma bisogna guardare avanti. Di certo chi è qui deve fare tutto il possibile per rimanere a lungo in questa società». Capitolo Roma. Ieri Sabatini è volato a New York con Baldissoni per incontrare James Pallotta. Il presidente e direttore sportivo sono stati raggiunti da Rudi Garcia, liberato dal Lille.Ormai manca solo la firma con l’allenatore francese e si è discusso del budget di mercato. Nel frattempo Sabatini ha già opzionato Benatia e il portiere Rafael e ha allacciato i contatti con il Cagliari perNainggolan (piace anche a Inter e Milan). Non si esclude una cessione di De Rossi e si valutano le offerte per Osvaldo. L’attaccante è il primo nome della lista di Mazzarri, ma Branca lo ha già gelato: costa troppo.