IL SOGNO della Fiorentina è durato 87 minuti, fino a quando le radioline hanno impietosamente certificato che il piedone di Mexes (massì, Mexes…) aveva riportato il Milan al terzo posto. Una beffa atroce, quando ormai l’impresa della clamorosa rimonta-Champions sembrava compiuta. Invece ai viola restano l’onore e l’orgoglio, gli applausi anche. Ma chissà se basteranno a lenire l’amarezza per il fatto che il ritorno in Europa avverrà dalla porta di servizio. Ma la Fiorentina di VincenzoMontella ha davvero poco da rimproverarsi:

«Non abbiamo nulla da rimproverarci». Il ritorno di Rossi dopo due anni e mezzo: «Che bello con Jovetic»

«Abbiamo chiuso la partita nella prima mezz’ora, ci siamo concentrati sugli altri campi e conosciamo tutti i dettagli. Dovrà essere una vacanza serena per tutti: dai dirgenti ai tifosi che anche stasera ci hanno seguiti numerosissimi. Ci abbiamo provato fino alla fine e ci abbiamo creduto anche un po’. Non è una consolazione, ma un punto di orgoglio aver costretto il Milan a sudarsi la Champions fino all’ultimo istante. Il Milan? Non credo abbia bisogno dei miei complimenti, ma li faccio lo stesso soprattutto ad Allegri che nella seconda parte del campionato ha trovato la quadra ed è sempre stato davanti. Cosa ha avuto di più il Milan rispetto alla Fiorentina? Ha tirato meglio i rigori di noi… Loro li hanno segnati tutti e invece noi ne abbiamo sbagliato due importanti: non c’è ironia nelle mie parole. Prossimi obiettivi? Non lo so, ma adesso bisogna fare i complimenti alla squadra che ha sempre reagito ai momenti difficili. Non ci deve essere nessun tipo di delusione».
IL RITORNO DI ROSSI Ad addolcire l’amarezza c’è l’esordio di Giuseppe Rossi (L’ultima volta di Pepito era stata al Bernabeu il 26 ottobre 2011): «Sono felice perché dopo un anno e mezzo finalmente ho fatto una partita con la squadra. Spero che questo sia solo l’inizio. Il Milan? Evidentemente sono stati più bravi di noi. Peccato perché abbiamo espresso un calcio bellissimo, il più bello d’Italia. Il mio abbraccio con Jovetic? JoJo è un grande campione, gioca benissimo. Spero che rimanga».
PESCARA, BRUTTO RECORD La partita? Un dettaglio poco più che statistico, visto che il Pescara ha confermato tutta la sua fragilità e, pur partendo con un minimo di ritmo, ha resitito giusto 16 minuti alla Fiorentina. Il gol di Ljajic, al rientro dalla squalifica, ha sciolto le residue resistenze del Pescara che ha chiuso la stagione del ritorno in A con il record peggiore: quello delle sconfitte che apparteneva, con 27, al Venezia nel 1949-’50. E adesso il presidente Sebastiani cercherà di stringere ancora di più i tempi per convincere Zeman, una delle chiavi per riallacciare il rapporto con i tifosi che, anche ieri sera, hanno contestato il club.