ROMA. «Dobbiamo finire il campionato e poter dire che abbiamo fatto di tutto per arrivare in Europa League. Al momento non dipende da noi, l’Udinese ha due punti in più…». Ci risiamo, ieri era Reja oggi è Petkovic . E c’è sempre un’Udinese guastafeste e un miracolo da sperare: «Ma se riusciamo a vincere queste due partite resto ottimista che all’80-90% possiamo centrare l’Europa», arricchisce il concetto Vladimir Petkovic. La Lazio deve solo vincerle tutte, a partire dalla Sampdoria che secondo Petko «senza pressione cercherà di fare il massimo e giocare un buon calcio».
REGOLARITA’ L’auspicio è che facciano altrettanto le due avversarie dei friulani (Atalanta e Inter), in un finale senza più contemporaneità dei match : «Sono sicuro – dice Petkovic – che il finale sarà regolare,
spero che ogni giocatore cerchi di onorare la propria maglia per il bene dello sport». Comunque vada, per i bilanci tutto rimandato a fine campionato: «Non è ancora finita – ha aggiunto – c’è ancora tanto da fare e dipende dalle ultime partite, poi tracceremo un bilancio definitivo». Parla di «ciliegina sulla torta» riferendosi al derby di Coppa Italia e tanto per iniziare a condire la stracittadina risponde ad Andreazzoli («Da quando ci sono io – ha detto il tecnico romanista – la Roma ha recuperato 9 punti sulla Lazio») ricordando che «abbiamo fatto 14 partite in più della Roma e questo può dire tutto».
PACCHETTO Sono quelle sfide tra Coppa Italia ed Europa League, dove la Lazio è arrivata fino ai quarti di finale e «se prendiamo tutto come un pacchetto – osserva – giudico l’annata in modo molto positivo». Una cosa è certa, se la Lazio vincesse le ultime due gare con Samp e Cagliari, avrebbe migliorato di 2 punti l’ultima stagione di Reja. Oggi ancora 4-4-2 con Klose e Floccari in attacco. In difesa out Konko , probabile l’impiego di Pereirinha . A centrocampo possibile riposo per Ledesma, al suo posto Onazi o Gonzalez . Sul Profeta e le voci di un suo addio: «Si fanno molte speculazioni – ha concluso Petkovic – sarà così fino a quando si inizierà di nuovo. Solo allora vedremo su chi ci sarà e chi no».
QUI SAMP (p.b.) Tra presente e futuro. La Sampdoria, oggi contro la Lazio, penserà soprattutto a finire bene la stagione e a programmare il prossimo anno che, dalle parole del tecnico, sembra essere sempre di più nel segno di Delio Rossi: «Il problema del rinnovo del contratto non c’è mai stato – ha spiegato l’allenatore romagnolo -. Quando sono arrivato se avessi voluto avrei potuto ottenere un biennale, me lo potevo permettere, ma la società aveva già tre allenatori a libro paga e i loro staff. Allora io ho detto: conosciamoci, vediamo, intanto centriamo l’obiettivo. Del rinnovo del contatto ne riparleremo nei prossimi giorni». Domani o al massimo martedì arriverà la firma e infatti la gara di oggi pomeriggio servirà anche per capire chi potrà rimanere alla Sampdoria e chi andrà via: «Devo tener conto che per noi è stata una settimana anomala e che ho bisogno di vedere qualche ragazzo che fino ad oggi è stato utilizzato poco. E’ una valutazione che devo fare per me e per la società. Con me giocano sempre gli stessi? Se facessi giocare altri, qualcuno mi muoverebbe rilievi simili. Nel telaio ho adeguate alternative, per esempio Castellini e Renan si sono fatti trovare pronti».
RIVOLUZIONE A giudicare dalla squadra che è stata provata ieri in rifinitura, Delio Rossi sembra intenzionato ad attuare una rivoluzione più che un turn over, escludendo quasi tutti quelli che hanno giocato domenica e mercoledì. Il tecnico comunque non ha intenzione di regalare niente a nessuno, anche se di fronte si troverà la “sua” Lazio: «Quando torno dove mi sono trovato bene, è sempre bello, ma farò il mio dovere perché il campionato va onorato. È una squadra che negli ultimi due anni è arrivata quarta, il valore è quello. Vogliamo finire bene ed essere i primi tra le neopromosse». In ogni caso saranno ben pochi i titolari “superstiti” mentre le novità dovrebbero essere soprattutto Rodriguez , Poulsen , Marescae il rientro di Icardi dal primo minuto al fianco di Sansone .