A volte ritornano. Un po’ come nel cinema, spesso l’industria videoludica ha riesumato alcuni titoli del passato per riportare in auge un brand che ormai era dato per morto. Regina di questa particolare arte è Square Enix, che negli ultimi mesi è riuscita a far rinascere e portare ai massimi livelli storici serie d’alto profilo come Deus Ex (con Deus Ex: Human Revolution), True Crime (diventato Sleeping Dogs), Hitman (con Hitman Absolution) e, non ultima, Tomb Raider. Caso recente quello di Thief di Eidos Interactive, che dopo aver occupato i PC di molti utenti dal 1999 al 2004, e dopo aver dato vita ad un filone importante del genere stealth (vedi Splinter Celi), è finito ora sotto i radar di Square Enix. Dopo l’acquisizione da parte del gigante nipponico della software house britannica, Eidos Montreal, avvenuta nel 2009, i lavori su Thief IV, un reboot della serie, erano già avviati. L’annuncio ufficiale al grande pubblico è arrivato soltanto nel marzo 2013: niente Thief IV, ma semplicemente Thief, a rafforzare l’idea di un nuovo inizio per la serie. Il titolo, al pari dei precedenti capitoli, ci mette nei panni di Garrett, ladro silenzioso, in un universo steampunk vittoriano a tratti medievale. Garrett, che prende i tratti un po’ da Altair e un po’ dal Corvo, di ritorno a ”The City”, dopo qualche anno di assenza trova la città oppressa dal dominio del tiranno chiamato “The Baron”. Nonostante i ricchi continuino a vivere nel lusso, la città è infestata da una piaga e Garrett, rubando all’alta società, tenterà di arricchirsi anch’egli rovesciando il potere dell’aristocrazia e del tiranno. Come nei precedenti episodi della serie, l’obiettivo primario del gioco sarà quello di portare a termine le varie missioni che si presenteranno agli occhi di Garrett, portandolo ad esplorare le varie aree della città. Essendo un videogame stealth, il più delle volte dovremo tenerci ben lontani dai combattimenti, stando attenti a non essere scoperti e limitandoci ad origliare delle informazioni utili o a derubare il malcapitato di turno. Il titolo prevede, come nei capitoli precedenti, un sistema di luci e ombre ben accurato che ci permetterà di nasconderci alla vista delle guardie celandoci nel buio. Per far fronte alle difficoltà delle missioni il nostro protagonista sarà dotato di un arco e un artiglio. Il primo, oltre a poter essere usato per eliminare le varie sentinelle, sarà utile per distrarre le guardie, spegnendo eventuali lampade o semplicemente attirando la loro attenzione su di un punto. L’artiglio invece potrà essere usato come rampino, permettendoci di appendersi anche sugli edifici più impervi. Dal primo tra ile r e dalle poche immagini diffuse non siamo ancora in grado di definire in maniera più accurata quello che sarà il gameplay del gioco. Ciò che abbiamo potuto chiaramente assaporare è l’atmosfera del gioco: la sensazione è che Square Enix voglia prodursi in casa il proprio Assassin’s Creed, inserendolo in un mondo non troppo dissimile dalla Dunwall ammirata in Dishonored. Allo stesso modo, abbiamo potuto constatare l’ottimo impatto della resa grafica, nonostante alcuni dubbi rimangano: lo stesso game producer di Thief, Stephane Roy, ha infatti confermato le voci sul mancato utilizzo dell’Unreal Engine 4, a cui è stato preferito il modello precedente dello stesso motore. Tale decisione sarebbe stata presa “per una questione di tempi e di flessibilità”. Tutto appare più chiaro se ricordiamo come lo sviluppo del gioco sia partito nel lontano 2009, quando l’Unreal Engine 4 non era altro che un miraggio. Stephane Roy ha aggiunto: “Un aspetto molto importante per noi è quello di modificare gli strumenti, e su questo aspetto l’Unreal Engine è molto flessibile. Abbiamo lavorato duro per migliorare tutto. Abbiamo speso molto tempo sul rendering del motore e gli effetti di illuminazione”. La paura è che questo Thief possa essere un gioco concepito e ottimizzato per piattaforme ‘old gen”, e riadattato alla bene meglio ai nuovi sistemi di gioco. Chiaramente, speriamo di sbagliarci. Un’altra critica mossa ai primi capitoli di Thief era la scarsa profondità dell’IA nemica. Spesso infatti le guardie rimanevano impassibili ai cambiamenti dell’area non curandosi di eventuali porte aperte o della nostra evidente presenza. Con il nuovo Thief, questo difetto sembrerebbe essere appianato, portandoci a un realismo e a una difficoltà maggiore rispetto ai precedenti titoli. L’uscita del titolo è al momento fissata per un generico 2014. Confermatissimo il supporto alle piattaforme PC, PS4. e “un’altra console next-gen”… Non ci vuole certo la sfera di cristallo per capire che si tratti della prossima console Microsoft, dal nome ancora tutto da scoprire.