Si è trasformata in tragedia la festa di San Ciro a Portici, ricorrenza che vede mobilitato l’intero paese per la processione dedicata al patrono. Chi non scende in strada a sfilare, partecipa comunque osservando da terrazze, finestre e balconi. Che a volte però vengono affollati troppo. Come è successo ieri sera in corso Garibaldi, dove un balcone sul quale un gruppo di persone era riunito per veder passare il corteo, è crollato, e la pesantissima base di pietra lavica è precipitata in strada insieme a chi era affacciato. Lo schianto è stato pauroso, e pauroso anche il panico che si è scatenato tra la folla in strada, una delle principali del grosso centro della fascia vesuviana a sud di Napoli. Il bilancio dell’incidente conta tre vittime: due donne e un uomo, che sono rimasti coinvolti dal crollo insieme ad almeno altre cinque persone finite in ospedale. Secondo la prima ricostruzione degli agenti del commissariato di Portici, che sono intervenuti immediatamente, trovandosi già sul luogo per garantire l’ordine pubblico durante la processione, due delle vittime—la sessantasettenne Maria Vela e il sessantacinquenne Aniello Scognamiglio — si trovavano sul balcone crollato, al primo piano, però di un antico palazzo e quindi da una altezza di almeno quattro o cinque metri. L’altra vittima, Concetta Evangelista, 65 anni, sarebbe stata invece colpita dalla lastra di pietra lavica staccatasi dal balcone. Tra i feriti anche le altre persone che erano sul balcone crollato e altre che si trovavano in strada. La manifestazione è stata immediatamente sospesa, ma l’incidente ha provocato un fuggi fuggi tra i partecipanti che ha rischiato di causare altri feriti. Al corteo in onore di San Ciro partecipava anche l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, che prima di lasciare Portici ha voluto essere accompagnato dalla polizia sul luogo del crollo, dove si è trattenuto qualche minuto in preghiera. I soccorsi dei feriti sono stati molto rapidi, perché anche il 118 aveva un presidio lungo il percorso della processione. I feriti sono stati accompagnati al vicino ospedale Maresca di Torre del Greco, ma le due donne sono giunte che erano già morte. Scognamiglio, invece, si è spento dopo un paio d’ore.