NOVARA. Non vuole più fermarsi il Novara. Gli azzurri dopo aver vinto anche mercoledì sera a Livorno, centrando il tredicesimo risultato utile consecutivo – 10 vittorie e 3 pareggi, eguagliato la striscia record della stagione 2010/2011, quella della promozione in serie A – cercano oggi al “Piola” con il Modena l’ottavo successo di fila. Numeri mostruosi per un Novara da record, capolista del girone di ritorno con 39 punti:
AGLIETTI «Per l’8ª vittoria dimentichiamo le 7 precedenti»
12 vittorie, 3 pareggi, una sola sconfitta. Nel 2013 l’attacco più prolifico dei cadetti con 39 gol messi a segno, 15 nelle ultime 4 gare. L’allenatore Alfredo Aglietti frena i facili entusiasmi: «Stiamo vivendo una settimana intensa e difficile, ci aspetta una partita impegnativa perché il Modena ha un organico di buon livello, hanno avuto un leggero calo ma con l’avvento di Novellino hanno ritrovato ottimi risultati, quindi è una squadra da temere. Del resto, l’obiettivo dichiarato della società sono i playoff. E’ vietato cullarsi sugli allori e provare a giocare un’altra partita importante. Novellino conosce benissimo questa categoria, ha vinto diversi campionati, è un allenatore di valore e sta facendo un gran lavoro in Emilia». Proprio Novellino sembrava destinato alla panchina del Novara, poi, il suo tentennamento (per non dire rifiuto), spalancò ad Aglietti le porte di Novarello.
BUON MATRIMONIO Il tecnico di San Giovanni Valdarno sul lavoro svolto da squadra e società mette in risalto: «E’ stato un matrimonio felice quello col Novara, qui ho trovato tutto per fare bene, gli inizi non sono stati semplicissimi ma dal momento in cui sono arrivate le vittorie, ho capito che c’erano margini per un lavoro importanti. Le basi e le qualità per salvarsi e per fare bene non sono mai mancate. Stiamo
vivendo una rimonta entusiasmante, ma non dobbiamo fermarci, è fondamentale andare avanti così. La B è cambiata da un po’ di anni a questa parte, in Italia non ci sono più molte risorse da spendere in termini economici, non so se ci sia stato un livellamento verso il basso, ma di sicuro sono cambiate parecchie cose». Sugli avversari: «Il Modena non è una squadra costruita per difendere e basta. Malgrado le assenze importanti, proveranno a fare la partita anche vantano giocatori di livello. Nardini, Lazarevic, Stanco e Mazzarani sono interpreti di rilievo».
ALL’ANDATA… La sconfitta dell’andata è una ferita ancora aperta… «Fu una beffa, era un momento difficile da gestire per le sconfitte subite prima. Nonostante avessimo perso, vidi che qualcosa di buono stava già nascendo». Novara che ora vola sulle ali dell’entusiasmo, gioca a memoria, lo dimostrano i gol di Livorno: «I primi due nascono da azioni che proviamo in allenamento, devo fare un plauso ai ragazzi per l’applicazione. E’ fondamentale impegnarsi nei movimenti senza palla per non essere prevedibili. E’ importante che gli attaccanti facciano i tagli giusti e che i centrocampisti si inseriscano bene. A Livorno, e non solo, lo abbiamo fatto con ottimi risultati. Ma dobbiamo scordarci in fretta Livorno e le vittorie precedenti, ci aspetta un finale di campionato dove vogliamo continuare a dare il massimo, divertirci e far divertire i nostri tifosi». Com’è lontano quel primo sabato di dicembre 2012 con gli azzurri infilati al “Braglia” al 49’ della ripresa da Ardemagni