Sportivamente parlando, la riduzione da due giornate di squalifica a una (più ammenda di 20mila euro) è quasi una beffa. Perché Mario Balotelli salterà comunque il big match contro la Juventus, domani sera, e giocherà la partita ben meno importante contro il Catania, tra otto giorni. Ma giuridicamente parlando, la sentenza della Corte Federale appare come qualcosa di rivoluzionario. Le motivazioni spiegheranno meglio quello che i giudici hanno voluto esprimere, trasformando in una sanzione pecuniaria una delle due giornate di squalifica. Ma fin d’ora è evidente che

Ridotta di una sola giornata la squalifica, domani non ci sarà

la linea difensiva portata avanti dall’avvocato Leandro Cantamessa , basata soprattutto sul clima in cui l’eventuale ingiuria fosse stata pronunciata, si è rivelata vincente. Smentendo tutte le illazioni della vigilia, che giustamente non indicavano una terza via: o gli tolgono le due giornate, oppure restano entrambe, si diceva e si scriveva. Così non è stato.
LE PAROLE Per tutelare la sua persona e le sue parole, Balotelli ha accettato l’idea dell’avvocato Cantamessa, di presenziare all’udienza romana. E lì, dopo un’anticamera di circa un’ora, nel corso della quale l’attaccante si è distratto navigando in Internet sul suo cellulare, ha espresso in due concetti la sua verità. «Io non ho insultato nessuno, non ho mai detto cretino all’arbitro», ha ribadito ai giudici. E poi, spiegando il nervosismo del dopo partita, ha aggiunto: «Io sono italiano e quando ho sentito quei cori provenire dai miei connazionali ho provato un grande dolore».
LA DECISIONE Sul primo punto, non era possibile che Balotelli fosse creduto. Giusto o sbagliato che sia, in questi giudizi vale quello che è scritto sul referto ed esiste una specie di blocco probatorio. O l’arbitro Doveri ammetteva di essersi sbagliato a scrivere quelle cose sul referto, o da quel che c’era scritto non si poteva prescindere. Però, il riferimento alla particolare situazione nella quale si è svolto il parapiglia ha convinto i giudici a “inventarsi” una specie di attenuante che, in realtà, nei codici non è prevista. E infatti risulta che il giudice Tosel e gli arbitri non abbiano affatto gradito questa riduzione: perché così viene a cadere il principio giuridico, fin qui inattaccabile, che le ingiurie all’arbitro valgono due giornate di squalifica.

LE POLEMICHE 
La decisione della Corte Federale si è subito

Il rossonero ai giudici: «Mai detto cretino all’arbitro. E quando ho sentito quei cori…». Annullato il viaggio a New York per il gala del Time

portata appresso le proteste di tutti. Da un lato i tifosi rossoneri, pronti a sottolineare come il Milan si sia così trovato ad affrontare Napoli e Juventus senza il suo giocatore più rappresentativo, alla faccia di chi ipotizza complotti a favore della squadra di Allegri . Dall’altra parte, invece, non manca chi sottolinea che a Cassano, colpevole al pari di Balotelli di “espressione ingiuriosa”, a novembre la squalifica per due giornate non venne ridotta. Quanto al Milan, la rabbia persiste. La società resta infatti convinta che il polverone sollevato in quel week end per l’espulsione inventata di Tomovic a Firenze e per le accuse di complotto pronunciate dall’Inter contro il Milan abbiano reso il terreno più fertile per una sanzione “esemplare” nei confronti del giocatore rossonero.
ALTRA BUFERA In serata, sul sito del Milan è stato pubblicato un comunicato ufficiale. Ecco il testo: «A seguito della riduzione della squalifica, Mario Balotelli, straordinario professionista, ha deciso assieme alla società e al suo procuratore Mino Raiola di rinunciare al viaggio a New York e alla serata di gala organizzata dal prestigioso settimanale americano Time, che lo ha inserito fra le cento personalità più influenti al mondo per l’anno 2013. Il calciatore resterà a disposizione di Massimiliano Allegri e si allenerà regolarmente con la squadra». Al di là di quanto scritto, più che una decisione condivisa si è trattato di un’idea di Galliani alla quale il giocatore e il suo staff non hanno potuto non adeguarsi. Balotelli avrebbe perso almeno tre giorni di allenamento nella delicata settimana che porta alla sfida contro il Catania: sfida forse fondamentale, in chiave terzo posto. Ma l’essere premiato a New York tra le 100 persone più influenti del mondo da una rivista prestigiosa come il Time era un momento mediaticamente troppo importante per rinunciare a cuor leggero. E infatti Balotelli si è adeguata all’imposizione del Milan, più che condividerla. E, scherzando ma non troppo, si ritorna al discorso della beffa: che per Balotelli è persino doppia, vista che non solo non potrà giocare contro la Juventus, ma non potrà nemmeno volare a New York.