Meno di due giorni dopo la strage di Boston l’Fbi ha individuato una persona ritenuta responsabile di avere fatto esplodere due bombe al traguardo della maratona facendo tre vittime e quasi duecento feriti, venti dei quali molto gravi. Il clamoroso annuncio è avvenuto mentre a Washington scattava un’inchiesta su buste avvelenate che erano state spedite a Barack Obama alla Casa Bianca e a un senatore al Campidoglio. Gli inquirenti a Boston e a Washington stanno ancora cercando di determinare se vi sia un collegamento fra i due episodi. Il Dipartimento di Giustizia ha precisato che ancora non c’è stato nessun arresto ma che le indagini-lampo hanno portato a identificare il volto della persona che aveva abbandonato lungo il marciapiede sacche nere di nylon contenenti le bombe. Due i video che hanno permesso di riconoscere il responsabile della strage, uno in particolare è il video di sicurezza di Lord & Taylor, un elegante grande magazzino americano la cui sede di Boston è vicinissima al traguardo della maratona. Nel corso di quarantott’ore gli agenti dell’Fbi hanno visionato centinaia di migliaia di immagini fotografiche e di video utilizzando anche scatti personali fatti con cellulari e IPhone dal pubblico e dai maratoneti. Ma è stato il video di sorveglianza quello che ha permesso di individuare un uomo che abbandonava casualmente una sacca nera e si allontanava in fretta. All’interno della borsa c’era una bomba tanto potente quanto semplice da costruire. Si trattava di una pentola a pressione contenente chiodi e altri pezzi metallici che, al momento dell’esplosione con un telecomando a distanza, hanno provocato una carneficina. Tre i morti. Oltre albambinodi otto anni identificato già martedì e una ragazza ventinovenne del Massachussetts ora è stata resa nota l’identità anche della terza vittima. Si tratta di una studentessa di origine cinese che studiava alla Boston University. Almomentodelle esplosioni – avvenute a dodici secondi di tempoaunisolato di distanza – le pentole a pressione non si sono disintegrate. Uno dei due coperchi è stato rinvenuto sul tetto di un edificio vicino al traguardo ed è attraverso quella parte residua che gli inquirenti sono riusciti a determinare la manifattura della pentola. E’ fabbricata in Spagna, un particolare rilevante visto che i terroristi spagnoli dell’Eta per anni hanno usato bombe fatte con pentole a pressione per seminare mortee panico. La notizia dell’arresto è circolata mentre a quasi settecento chilometri di distanza si consumava un altro tipo di atto di terrorismo. Al centro di smistamento della posta della Casa Bianca era pervenuta una busta sospetta indirizzata al presidente Obama. Era stata aperta con cautela e all’interno c’era ricina, un veleno mortale. La stessa sostanza che il giorno precedente era stata trovata all’interno di un pacchetto giunto al Campidoglio indirizzato al senatore Roger Wicker. Si era resa necessaria l’evacuazione dell’intero edificio fino a quando le autorità non erano state in grado ieri di stabilire che fossero scongiurati ulteriore pericoli. Oggi Barack Obama e la First Lady Michelle saranno a Boston per partecipare a una cerimonia religiosa in memoria delle vittime.Unatto di solidarietà verso i feriti gravi, alcuni dei quali hanno perduto arti nell’esplosione.