E’ LA SFIDA che vale una stagione. In realtà, il Pescara non ha molto da chiedere, se non un finale dignitoso. Tocca al Siena cercare i tre punti senza mezze misure: sono fondamentali nella corsa verso la salvezza.
QUI PESCARA (i.d.s.) «Sarò un illuso e sono contento di esserlo, ma io a questa salvezza ci credo ancora”. Christian Bucchi non molla di un centimetro, la sua squadra chissà, di certo, seppur metterà l’ultima firma a questa stagione disgraziata, il suo imprinting lo lascerà. Sentitelo sulle ilarità suscitate dalla decisione di nascondere il suo Pescara durante la rifinitura: non ci sta e contrattacca. «In questi giorni ho visto in giro alcune persone che conosco e che lavorano per i toscani. Tutto qui. Mi sembrava opportuno giocarci al meglio le ultime chance senza concedere vantaggi agli avversari, anche perché in settimana non ho avuto mai tutta la difesa al completo e non ho potuto provare le palle inattive». Capitolo formazione, a Bucchi la parola, il tecnico che come sempre non si nasconde. «Conferma per la difesa che ha giocato contro la Juve, a centrocampo me la gioco con due registi, Togni e D’Agostino, sulle fasce Caprari eSculli, dietro a Sforzini agirà Cascione, lui ha capacità tattiche notevoli ed in questo momento è in gran forma». Si aspetta un Siena «guardingo che riparte negli spazi, ma tanto – conclude Bucchi – la partita la faremo noi, statene certi».
QUI SIENA (g.g.) «Dobbiamo utilizzare meglio i calci piazzati: possono essere situazioni di gioco importanti». Lo ha detto mister Beppe Iachini al termine della gara che il suo Siena ha pareggiato per 0-0 in casa contro il Parma. E’ stato il secondo pareggio interno consecutivo dopo quello ottenuto, sempre senza reti, contro il Cagliari. I bianconeri hanno in queste due circostanze affrontato avversarie chiuse. In questo tipo di partite, si sa, può diventare cruciale un calcio d’angolo o un calcio di punizione. Da un angolo arrivò ad esempio la rete che permise al Siena nel girone di andata (era il 4 novembre 2012) di sconfiggere il Genoa: fu Paci a segnare. Ed ecco che Iachini potrebbe essersi concentrato negli ultimi giorni proprio su questo aspetto in una settimana che è stata caratterizzata da alcuni allenamenti effettuati a porte chiuse. Tra i più bravi sulle palle alte a Siena ci sono Paci (che giocherà ancora titolare), Teixeira (che si gioca il posto con Terzi e Felipe) e poi quel Nicola Pozzi la cui condizione è in crescita come si è visto col Parma. Iachini teme il Pescara, definito giovedì “il peggiore degli avversari possibile da affrontare” proprio perché gli abruzzesi, pur ultimi, non si sono ancora dati per vinti (la matematica li tiene in gioco). E il Siena potrebbe scendere in campo con un’eccessiva tensione dovuta alla consapevolezza di dover vincere. In campo restano i dubbi legati all’utilizzo di Sestu o Agra sulla trequarti (ma il tecnico bianconero potrebbe anche optare per Pozzi con Emeghara in attacco e con Rosina come unico trequartista) e se Teixeira prenderà uno dei posti di Terzi o Felipe oppure rimarrà a sedere in panchina. In dubbio anche Calello (Iachini può preferirgliDella Rocca), con l’agente dell’argentino Leo Rodriguez che ieri ha parlato della possibilità di una permanenza del giocatore a Siena anche per la prossima stagione.