Una splendida giornata di sole dopo settimane di maltempo hatraditoungruppodi alpinisti sul massiccio dell’Ortles, a quota tremila, in Alto Adige. I morti sono tre: Marco Gius, bolzanino di 60 anni residente a Trento, Mauro Giovanazzi, trentino di 50 anni e un tedesco, Volker Klar, 41 anni di Monaco di Baviera. Ma un altro alpinista tedesco risulta disperso e dopo le ricerche cominciate subito dopo la tragedia, in serata sono state sospese. La giornata di Pasquetta ha visto poi un’altra vittima, una donna morta nella zona dell’Aquila, mentre il giorno di Pasqua era morto un trentino, anche lui travolto da una valanga, in Val d’Ossola. Sull’Ortles l’allarme è stato dato attorno all’una del pomeriggio: un grosso gruppo di alpinisti che sta sciando vede una slavina staccarsi da Punta Beltovo di Fuori, a 3214 metri di quota. Il gruppo raggiunge la zona dell’impatto e comincia freneticamente a scavare nella neve, liberando alcuni alpinisti. Contemporaneamente viene lanciato l’allarme e sul posto, portati in quota dagli elicotteri, giungono i soccorritori. Uomini del Soccorso alpino di Solda, con rinforzi dalle vallate tutt’ intorno e i cani da valanga. Ben presto dalla neve vengono estratte le tre vittime. La possibile dinamica che ha portato alla disgrazia la spiega un esperto, Erich Pfeiffer, presidente della società funiviaria i cui impianti portano gli escursionisti in quota, a tu per tu con le insidie del ghiacciaio: «Stamattina – dice – c’era il sole ma faceva anche parecchio freddo e così molti non hanno capito che c’era pericolo ugualmente. Le valanghe infatti non si staccano soltanto per il calore sulla superficie della neve ». «Oggi la montagna si è presentata dal suo lato più attraente – dice Pfeiffer – ma è proprio in casi come questi che occorre stare più attenti». E mentre nella piccola cappella mortuaria di Solda i parenti e gli amici piangono le vittime, tornano a valle sfibrati da un pomeriggio di ricerche frenetiche i soccorritori. Molti di loro appartengono al Soccorso alpino di Solda, una delle formazioni più leggendarie delle Alpi la cui base operativa si trova nel paesello reso noto dalle vacanze estive che spesso vi trascorre la cancelliera tedesca Angela Merkel. Ai piedi del maestoso scenario delle cime dell’Ortles – Cevedale, con parecchi picchi che oltrepassano i 3000 metri di quota e con numerosi ghiacciai, qui arrivano alpinisti da tutto il mondo ma anche incidenti non si contano. Oltre alla disgrazia dell’Ortles, la giornata di Pasquetta ha visto morire in montagna anche una donna di Firenze, caduta con gli sci durante un’escursione a Scanno, a quota 2000, nell’ Aquilano. E nella giornata di Pasqua era morto, travolto da una valanga in Val d’Ossola, Gilberto Bazzoli, trentino di 26 anni.