Boldrini e Grasso? Nient’altro che «la più moderna manifestazione della partitocrazia». Le critiche postate sul suo blog? Solo «schizzi dimerdadigitale», il frutto del lavoro di «orde di troll pagati -nonè chiaro da chi – per spammare dalla mattina alla sera». Alza il tiro il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo e dalla sua pagina web lancia un durissimo attacco ai neo presidenti di Camera e Senato. E a tutti coloro che su Internet hanno osato contestare il suo atteggiamento e le direttive impartite ai parlamentari eletti nel nomedel cambiamento. In un post pubblicato ieri mattina senza firma, e dunque attribuibile a Grillo, il comico passato alla politica ha scritto che Laura Boldrini e Piero Grasso non sono stati «democraticamente scelti» con votazioni nei loro gruppi, ma nominati da Bersani e accolti «per acclamazione ». Entrambi – si legge – «sono celebrati dai giornaloni e dai partiti come le effigi del cambiamento, il segno del rinnovamento, l’espressione della società civile. In realtà sono la più moderna manifestazione della partitocrazia. Foglie di fico: brave persone accuratamente selezionate per coprire personaggi che sanno benissimo di essere impresentabili, ma che in questo modo continuano a sopravvivere ». Grasso, poi, è anche «l’ unico procuratore antimafia estimatore di Berlusconi» prosegue il post rispolverando la vecchia storia di una frase attribuita a Grasso, ma da questi mai pronunciata. Quindi l’anatema contro quanti si sono permessi di rispondere ai suoi post con parole di critica o con inviti alla ragionevolezza e appelli a non esagerare (arrivati ieri anche da Franco Battiato, assessore alla cultura in Sicilia nella giunta Crocetta, e dal suo concittadino DonAndrea Gallo, il prete genovese no global). «Da mesi orde di troll, di fake, di multinick scrivono con regolarità dai due ai tremila commenti al giorno sul blog. Qualcuno evidentemente li paga per spammare dalla mattina alla sera. Questi schizzi di merda digitali si possono suddividere in alcune grandi categorie: appellanti, divisori e cosiddetti ex», attacca Grillo denunciando l’opera di «infiltrati» nonchè «i telegiornali e i talk show» che «colgono fior da fiore, con lerci e studiati “copia e incolla” per spiegare che Grillo è un eversivo, che l’M5S è spaccato ». Molteplici le repliche degli utenti dipinti come troll (definizione propria del web, ma mutuata dalla letteratura fantasy per dipingere personaggi simili a pericolosi orchi) che si sono ribellati al post di Grillo. Non siamo «intrusi», dicono quasi all’ unisono,ma ostenitori che vogliono partecipare al dibattito «usando il cervello». «Basta chiacchiere, avete la possibilità di governare fatelo», scrive qualcun’ altro. «E badate di non scambiare i costi della democrazia con quelli della politica», aggiunge un altro post. Alle parole di Grillo ha reagito, in serata, anche la presidente della Camera, Laura Boldrini. «Mi stupisce che Beppe Grillo possa dire queste cose: le sue sono considerazioni fuori luogo », ha detto la presidente ospite a «Che tempo che fa» andata in onda ieri sera. «La mia storia parla per me. Nonsono mai stata iscritta a nessun partito», ha proseguito l’ex portavoce dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, da una vita in prima linea per la difesa dei diritti umani. «Smantellare tutto non è più democrazia, fa venire i brividi. La democrazia – ha aggiunto – ha bisogno di partiti che siano trasparenti, ha bisogno dei sindacati e dello scambio di opinioni ».