11 suo lato B, è vero, ha fama planetaria, ma valeva ta pena investire 800 mila euro (secondo la Rai sono stati la metà) per portare Jennifer Lopez al Festival | di Sanremo del 2010? E i 490 mila euro a puntata per Wild West di Alba Parietti (un flop), accanto al milione I e 350 mila per le tre puntate di Votantonio con Fabio Canino (chiuso dopo una puntata), sono stati ben spesi? Il Codacons e l’Associazione utenti radiotelevisivi hanno presentato il conto alla Rai, Circa 62 milioni di euro di presunti sprechi negli ultimi cinque anni, contenuti in un corposo dossier appena consegnato alla Corte dei conti, che Panorama ha potuto consultare in anteprima. Ipotizzando il danno erariale, il fascicolo inette in fila le spese stellari per le star, gli appalti di produzioni tv e le trasmissioni flop. Si salvi chi può… Il Codacons, che sostiene pure di essere stato estromesso (causa voce critica) da molte trasmis sioni Rai che prevedono la presenza di associazioni dei consumatori, punta l’indice su appalti per servizi e produzioni e sulle società con legami parentali che, violando il codice etico, se li spartiscono. C’è poi la questione del talent Star academy, format Endemol, flop del 2011 per Rai 2: si ipotizzano danno erariale (è stato sospeso dopo tre puntate) e arricchimento indebito con le somme del televoto, gli sms inviati per scegliere un vincitore che non è mai stato proclamato sono stati una spesa inutile. (Dovrebbero restituire ì soldi ai telespettatori» sostiene il Codacons. che non ha fatto in tempo a registrare lo scarso successo di Red or black, un format Magnolia sulla quale Rai i aveva investito parecchio: chiuderà la settimana prossima, con due puntate d’anticipo. Il dossier spara a zero anche sugli appalti esterni (a partire da Che tempo che fa, Endemol) riconoscendo però che il nuovo direttore generale Luigi Gubitosi, utilizzando le risorse interne, ha già fatto risparmiare alla Rai 20 milioni di euro. A viale Mazzini fanno notare che Gubitosi ha anche ridotto del 20 per cento i compensi di conduttori e star, compreso quello di Antonella Clerici, il cui contratto biennale è sceso dai 3 milioni di euro sottolineati dal Codacons a 2,2 milioni. Sulle verifiche della Corte dei conti in Rai sono tranquilli. Anche perché se il danno erariale fosse accertato, sarebbero i manager della precedente gestione a risponderne.