La sua casa di produzione, la A-Movie Productions, compie dieci anni di attività. Ragion per cui Anna Falchi coglie l’occasione di una chiacchierata con Vero per parlarci di questo speciale “anniversario” professionale, oltre che del suo traguardo del cuore: l’attrice e produttrice di origini finlandesi è felicemente fidanzata da ormai due anni con Andrea Ruggeri, giornalista Rai, nonché nipote di Brano Vespa. «i dura stare al passo dell’America» Recentemente sei stata ospite al programma di Rete 4 Quinta Colonna, dove si è parlato di crisi economica. Anche tu stai attraversando alcune difficoltà? «Sì, come tutti. Noi lavoriamo anche grazie agli aiuti statali e, ovviamente, la problematica è proprio questa: burocrazia assillante, ossessiva e troppo complicata da gestire. Noi tutti speriamo che in Italia si alleggeriscano i tempi per far partire nuove imprese. Dovremmo aggiornarci continuamente per diventare competitivi come l’America in tutto e per tutto. Faccio questa osservazione proprio perché da noi, quando qualcuno ha successo, si dice sempre che “ha trovato l’America”». In trasmissione hai ricevuto qualche critica, quasi non ti dessero molto credito come imprenditrice… «Ma se lo sono a tutti gli effetti Ormai faccio più questo mestiere che l’artista. Da dieci anni a questa parte, il mio tempo è fatto di incontri, appuntamenti e collaborazioni». Klnps, Inali; chi più ne ha più ne metta!» Quali difficoltà devi affrontare ogni giorno? «È diffìcile andare in una banca e “vendere” una propria idea ottenendo credito. Anzi, è quasi impossibile! Cosa che invece succede all’estero, dando così la possibilità a tanti talenti di emergere, anche grazie all’accesso al credito. Poi ci sono le tasse, che in generale sono molto elevate, anche per noi che lavoriamo con dipendenti a tempo determinato, o meglio a progetto, come ho ribadito anche in trasmissione. Il che significa che, quando fai un film la cui lavorazione dura due mesi e più, per le persone che in quel periodo sono nostre dipendenti paghiamo tasse e contributi: Inps, Inail, Enpals, Irap e chi più ne ha più ne metta! Insomma, siamo dei privilegiati solo perché facciamo uno dei lavori più belli del mondo, che è quello di vendere sogni. Il cinema è l’unico ambito di evasione, regaliamo quest’ora e mezza di libertà. L’unico privilegio è questo, oltre ai fatto che con i film promuoviamo la cultura italiana. Siamo famosi nel mondo anche per la nostra cinematografia». Di quali progetti ti stai occupando attualmente? «Lavoriamo a molte opere prime, ma non solo. Abbiamo in uscita il film Amaro amore, di Francesco Pepe, con un cast intemazionale di grandi attori come Angela Molina, che considero un’attrice eccellente. Il film è interamente girato in Sicilia, è meraviglioso ed è distribuito da Istituto Luce». «Una commedia in stile Alvaro Vitali» Sappiamo che hai altre pellicole in cantiere. «Sì, abbiamo appena partecipato come produttori associati al film Come il vento, di Marco Simon Puccioni, con protagonisti Valeria Golino e Filippo Timi. Siamo in produzione anche con altii film più leggeri. Per esempio, quello del regista Toni Trupia che s’intitola Sexy story e che riprende un po’ il genere delle commedie con Alvaro Vitali. Infine, abbiamo un altro film, un’opera prima di Francesco Colangelo in co-produzione con la Francia e la Repubblica Dominicana, di cui stiamo definendo il cast in questi giorni». Come coniughi il lavoro con la vita di mamma? «Soprattutto quando sei mamma, hai degli orari più stabili ed è più facile organizzarsi: è tutto scandito da tempi precisi. Perciò, ogni tanto, resta un piacere “divertirmi” a fare anche l’artista. Ovviamente quando mi offrono l’occasione giusta!». Vorresti altri figli? «Per ora va bene così. Mi concentro solo su Alyssa, sperando di regalarle un futuro stabile: del resto, lavoro anche per lei»