Lasciate il porto occidentale Solstheim di Raven Rock e andate a nord, oltre i territori di caccia di Spriggan vicino alle montagne al centro dell’isola. Se prendete la direzione opposta troverete una zona… ultraterrena. La cenere della Montagna Rossa in perenne eruzione ha ridotto le montagne dell’isola in un deserto grigio su cui si ergono costruzioni simili a funghi erette dai maghi Dunmer. La fauna è altrettanto bizzarra e tra le varie creature troverete mucchi di polvere senzienti, meduse volanti e Lurker zuppi di catrame. Solstheim, in cui sono ambientati sia Dragonborn sia l’add-on di Morrownd Bloodmoon, segna il passaggio tra l’era più estremista di Elder Scroll su Xbox e la sua ultima esplosione populista, Grazie alle eccellenti dinamiche ambientali unite alle classiche quest in dungeon labirintici,. Dragonborn è probabilmente il miglior DLC di Skyrim finora creato. Ha la stessa portata di Dawnguard ma se la storia zoppa con i vampiri e Van Heismg era infilata in modo un po’ annoiato nell’ambiente, la quest di Dragonborn per battere il Dragon Priest Miraak si svolge in un mondo tutto suo. Anzi, per essere più precisi in diversi mondi. Come con Dawnguard. c’è un viaggio da compiere in uno dei moltissimi mondi di Oblivion, oltre a una puntata nelle apparentemente infinite rovine dei Dwemer. Testa sui libri Il piano di Oblivion in questione è Apocrypha, casa dello pseudo intellettuale principe Daedrico Hermaeus IMora. che fa mangiare la polvere a Soul Cairn di Dawnguard. L’ambiente è composto da libri mummificati con le coste che spuntano come ossa. Pagine sparse volteggiano come foglie in strada mentre sogni degni di Lovecraft, i Seeker, sputano palle di luce da lontano. Ci sono motivi per esplorare la zona oltre t he per una gita di orrido piacere: potete strappare a Hermaeus Mora un nuovo Urlo, con un piccolo aiuto da parte di una specie di Conan: gli Skaal. L’Urlo in questione di permetterà di cavalcare draghi, guidandoli liberamente verso gli obiettivi che volete radere al suolo. Una focosa ciliegina su una torta fatta di nuovi incantesimi, nuovi urli e armi. Se vi piace fare l’armaiolo avrete tutta una nuova gamma di armature in due nuove corpose categorie. Se poi avete l’animo dell’evocatore, potrete trovare molto gustosa chiamare in vostro aiuto i demoni da Apocrypha. Le aggiunte di Dragonborn sono soddisfacenti per quasi tutti gli stili classici di gioco di Skyrim: se siete un mago cui piace sporcarsi le mani, per esempio, non perdetevi l’opportunità di coprire ¡obiettivo di cenere paralizzante, Giusto lorse chi ama lo stealth e lo stile di gioco del ladro non troverà troppe cose che lo renderanno felice. Il potere del duo Avete un nuovo amico, la guerriera Skaal Frea. È stupida proprio come Lydia e gli altri, ma è una lama in più su cui contare e pronta a evocare su di sé Alterazione al primo segno di pericolo per poi lanciarsi con ascia e spada. Il sinistro mago Dunmer Neloth è un’altra sorprendente buona compagnia da avere, tenendovi sulla giusta via mentre esplorate le rovine dei Dwemer con i soliti puzzle ambientali. Roba già vista ma abbastanza divertente. Gli ingredienti di Dragonborn non lo allontanano dalle precedenti espansioni. Muoversi però nella zona alta di Solstheim è un po’ come fare avanti e indietro sulla costa di Winterhold, e nessuna delle nuove abilità impatta davvero a stona. Ci sono però pochi di quei difetti che hanno rovinato Dawnguard e grazie alla scelta dell’ambientazione, il pack sembra insieme più avventuroso e più completo: una stilizzazione diversa di Skyrim che vi terrà compagnia per una bella porzione dell’anno.