L’importo del versamento, settimanalmente, sarà utilizzato nella seguente maniera: 20 per cento fondo cassa per produzione film, 80 per cento per giocare una serie di schedine sulle partite di calcio (anche queste scannerizzate e messe sempre in visione per tutti). Eventuali vincite saranno immediatamente pubblicate e utilizzate per il fondo cassa del film. L’operazione di versamento dovrà essere ripetuta ogni settimana per la somma di 10 euro». Tutto vero o una furbata? Emanuele, sai che per questa idea di chiedere i soldi ai fan tu e Rosa siete stati molto criticati? «Chi ci critica parì a senza pensare. Innanzitutto noi non abbiamo chiesto i soldi ai nostri fan . Ma, dato che tra noi c’è un bel rapporto di piena fiducia, abbiamo pensato che, mettendoci tutti assieme, possiamo avere un certo peso e magari riusciamo a gettare le basi per questo grande progetto, che è davvero un sogno che vogliamo realizzare». Detta così sembra davvero che abbiate chiesto aiuto ai fan… «Non è questo il nostro scopra. Ci piace l’idea di condividere insieme alle persone che ci sostengono questo obiettivo, apparentemente impossibile, che ci siamo posti: realizzare un film per il grande schermo. Così i fan, contribuendo attivamente, si sentiranno anche toro partecipi, protagonisti. Il loro deve essere un contributo libero e spontaneo, e deve dare soddisfazione. Con Rosa abbiamo sempre specificato che non faremo differenza tra chi verserà i soldi e chi, invece, preferirà non farlo. Per noi sono tutti fan e amici allo stesso modo» «È semplicemente un modo per riuscire a mettere da parte più soldi possibile. Non bisogna pensare che tutto sia improvvisato. Anzi: dietro a queste idee c’è un progetto serio, tanto che ho fatto seguire tutta la parte legale e amministrativa da un avvocato e da un commercialista di fiducia. Tutto sarà fatto regolarmente e alla luce del sole. Scritto e firmato da noi e dai fa n che hanno aderito alla nostra proposta». Almeno avete avuto molte adesioni? «I numeri precisi non li so ancora, però sono tantissimi i fa n che hanno deciso di appoggiare questo progetto. Ognuno di loro ha riempito un modulo dove ha inserito i propri dati e sa esattamente dove sono depositati i suoi soldi. Non ci vedo niente di strano, nemmeno nell’utilizzo delle schedine. Quante persone si organizzano e fanno i cosiddetti sistemi tra amici? Ecco, noi stiamo facendo lo stesso, con l’obiettivo di raccogliere soldi per un film». Esiste già lo staffche dovrà lavorare alla produzione e occuparsi della realizzazione del film? «Stiamo parlando con professionisti del settore. Ovviamente vogliamo che il prodotto sia di alto livello. Non mi piace fare le cose in modo superficiale, non è il mio modo di lavorare». Tra l’altro non siete nuovi a questo tipo di progetti, vero? «È vero. Ho partecipato alla produzione della sit-com Al bed and breakfast che andrà in onda a dicembre su Sky. lo e Rosa facciamo parte anche del cast. Più che il tuo sogno, quello del film è il suo, vero? «Sì, anche perché io sono molto impegnato con la mia azienda nel settore dell’edilizia. Ora ho una società anche a Londra e, per fortuna, il lavoro sta andando bene. Nonostante questo, mi piace stare vicino a Rosa e vivere insieme con lei anche questo sogno del cinema. Poi, quando comunque mi capita di lavorare come attore, mi fa piacere. È una bella soddisfazione». Poi c’è il vostro amore che vi dà la forza di fare tutto. Le cose, tra voi, vanno bene anche adesso che condividete una casa a Napoli? «Sì. La mia scelta di andare a vivere a Napoli si è rivelata giusta. Avere questa casa insieme ci ha unito ancora di più. Il nostro desiderio di famiglia ora si manifesta ogni giorno che passa. Per questo vogliamo sposarci molto presto. Gli anelli di fidanzamento ce li siamo regalati pochi giorni fa, la data del matrimonio la sappiamo già, ma per ora non vogliamo renderla pubblica. A Napoli, d’altronde, siamo scaramantici ».