Puntuale come un orologio svizzero, il carrozzone WWE torna su PS3 anche quest’anno con il solito bagaglio di wrestler nerboruti, dive procaci e combattimenti al limite dell’incredibile. Come da consuetudine, il felice binomio Yuke’s – THQ riprende un canovaccio collaudato e rodato in anni d’incarnazioni, aggiungendo qualche piccolo tassello che ne perfezioni sempre più la formula. Quest’anno, a dirla tutta, il tassello non è neanche tanto piccolo, visto che a essere ripescato è uno dei momenti storici più cari ai fan della disciplina: la classica modalità storia delle edizioni precedenti è stata qui infatti sostituita con l’opzione “Attitude Era”, la nuova anima del gioco. In termini prettamente ludici cambia poco, visto che avrete sempre a che fare con una serie di match legati tra loro in una più o meno lunga sequenza narrativa. Come al solito, portare a termine le singole storie vi farà sbloccare nuovi lottatori, scenari e ring attire. La novità è che gli eventi narrati non sono stati sceneggiati frettolosamente per l’occasione, ma seguono in maniera piuttosto fedele le reali vicende riguardanti i più grandi personaggi della seconda metà degli anni Novanta. Percorrere passo passo alcuni momenti della carriera di leggende del calibro di “Stone Cold” Steve Austin, The Rock, Mick Foley, Undertaker, Bret Hart, Shawn Michaels e HHH è un vero tuffo al cuore di ogni fan della federazione, e a guadagnarne è senza dubbio il coinvolgimento. La presenza dei filmati originali contribuisce alla sensazione di epicità e costituisce un valido incentivo al completamento di ogni singola carriera proposta. I fan di vecchia data guarderanno il tutto con nostalgia, le nuove leve si troveranno in mano una preziosa enciclopedia dei bei vecchi tempi. Quick Time Wrestling Altra novità lampante a chiunque abbia provato uno qualsiasi degli episodi precedenti è la nuova interfaccia a schermo. Interfaccia che, in verità, è quasi inesistente. Lo scopo di Yuke’s è quello di rendere i match giocati il più possibile simili alle controparti televisive, in cui le uniche cose visibili sono i marchi della compagnia. A contribuire all’effetto TV ci pensano i replay delle azioni più spettacolari proposti sia a match in corso che al loro termine. Le uniche indicazioni che vedrete comparire occorrono in occasioni dei numerosi Quick Time Event, associati ad azioni contestuali quali mosse speciali (caratterizzanti ciascun lottatore) o rapide contromosse. Accentuando la tendenza inaugurata lo scorso anno, l’esecuzione di ogni match è sempre più simile a quella di un rhythm game; persino le letali “finisher” (le tecniche finali di ciascun lottatore) potranno essere portate a termine con la pressione di un solo tasto al momento giusto. Lestrema semplificazione dei comandi, però, non va vista come un difetto ma piuttosto come un tentativo (peraltro riuscito) di rendere il gioco più dinamico e immediato. Tra gli elementi da annotare ci sono l’incredibile estensione del roster (che abbraccia tanto l’attuale generazione di lottatori quanto quella degli anni Novanta, più gradite sorprese come un certo Mike Tyson) e il ricco pacchetto di stipulazioni speciali per i match (sono presenti praticamente tutte le tipologie d’incontro immaginabili, c’è persino il torneo King of the Ring!). Per il resto parliamo del solito prodotto ben confezionato: i modelli dei personaggi sono creati con grande cura, attenzione per i dettagli e una manciata di texture PÌcivStcìtion in più rispetto al passato, cosa non altrettanto vera se riferita al resto del comparto grafico. WWE ’13 si lascia giocare da tutti, in particolare nella sua componente multiplayer (invariata rispetto al passato), ma è evidente che solamente gli appassionati dello “sport entertainment” per eccellenza potranno realmente prendere in considerazione l’acquisto del titolo. Le imperfezioni rimangono, ma la sensazione è che, per quanto riguarda la generazione PS3, davvero non si possa chiedere di meglio.