Automobilisti sorridete, i prezzi della benzina si sono abbassati. Per la prima volta da febbraio il costo di un litro di carburante è sceso sotto gli 1,8 euro. Ieri mattina, secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana, praticamente tutte le compagnie hanno messo mano ai listini, seguendo l’esempio dato da Eni un paio di giorni fa: via dunque a riduzioni da uno a tre centesimi per la verde e da uno a due sul gasolio. Da TotalErg, il marchio che—stando sempre a Staffetta— offre i prezzi più bassi, la verde in modalità «servito» costa 1,794 al litro e da Q8 1,799, mentre il diesel si paga mediamente 1,767 euro, con un minimo di 1,757 da Eni. Il risparmio Le conseguenze di una riduzione del genere sull’economia italiana saranno importanti, visto che l’88% dei trasporti commerciali è su gomma. Il Codacons ha già fatto i calcoli: «Rispetto al mese di agosto, quando il prezzo dei carburanti ha superato la fatidica soglia dei 2 euro, si tratta di un risparmio, su base annua, pari a 240 euro ad automobilista ». E fa un appello al governo: «Hanno guadagnato per tutti questi mesi con la benzina alle stelle, ora hanno il dovere di mantenere la promessa di sterilizzare i futuri aumenti, in modo che al superamento della soglia di 1,90 per la benzina e di 1,80 per il gasolio si congeli almeno l’ulteriore guadagno dello Stato dovuto alla doppia tassazione: Iva + accise, anche in considerazione del futuro aumento di un punto dell’Iva». Anche Coldiretti prevede effetti positivi sulla vita degli italiani: «Il contenimento dei costi energetici è fondamentale per frenare l’inflazione e sostenere la ripresa per l’effetto diretto ed indiretto che ha sui consumi delle famiglie. Il prezzo della benzina negli ultimi tempi ha infatti via via scavalcato quello di un litro di latte, di un chilo di pasta e in alcuni casi anche quello del vino con pesanti effetti sul potere di acquisto, come ad esempio un calo del 3 per cento delle spese alimentari».
MARCELLO DI GENNARO