Il lato frontale è quello più simile alle versioni precedenti: Apple ha infatti conservato il pannello in vetro, anche se il nuovo componente è a detta della casa ancor più resistente ai graffi. Il vetro è inoltre più sottile (0,9 millimetri contro il millimetro della vecchia versione). Anche in questa generazione è stato conservato il trattamento oleorepellente che dovrebbe ridurre i segni d i impronta durante l’uso. Il risultato del nuovo processo costruttivo è un dispositivo sensibilmente più leggero: 38 grammi in meno sono avvertibili dal primo istante, tanto da lasciare spiazzati gli utenti del vecchio iPhone, che aveva un peso specifico certamente superiore alla media. Meno evidente, ma comunque sensibile, è anche la riduzione dello spessore: si passa da 9,3 a 7,6 millimetri, tra l’altro grazie alla già citata riduzione dello spessore del vetro frontale. L’alluminio è però più “morbido” rispetto ai materiali utilizzati in iPhone 4/4S. Inoltre, la vernice che ne determina il colore (ardesia per il modello nero, argento per quello bianco) è applicata come sottile strato superficiale. Tutto ciò si traduce in un terminale che risulta inevitabilmente più soggetto ai graffi. Questi ultimi, inoltre, sono abbastanza evidenti, soprattutto sul modello nero, dal momento che rimuovono lo strato superficiale di vernice esponendo il vero colore neutro dell’alluminio. Nel corso delle nostre prove non abbiamo avuto modo d i “maltrattare” il telefono a sufficienza per rilevare particolari graffi, ma qualche piccola imperfezione l’abbiamo comunque notata. Sia chiaro: iPhone 5 resta uno dei telefoni con la miglior qualità costruttiva disponibili sul mercato, superiore nel complesso anche ai terminali Htc e al Razr di Motorola, ma rispetto al vecchio 4/4S si è scesi a qualche compromesso per ridurre il peso dell’apparato. Altri accorgimenti adottati da Apple per compattare il terminale sono il nuovo connettore Lighting e lo slot per Sim card in formato nano. Entrambe le scelte ci sono parse abbastanza forzate e con pochi vantaggi per l’utente finale: è vero che il connettore Lighting riduce sensibilmente gli ingombri rispetto al vecchio 30 pin, ma rende di fatto inutilizzabili senza adattatore le numerose periferiche già presenti sul mercato per i modelli precedenti. La comodità di poterlo inserire da entrambi i lati è relativa, mentre l’assenza di parti mobili può effettivamente migliorarne la resistenza (anche se i contatti sono pericolosamente esposti) Se proprio si doveva rinunciare alla retrocompatibilità, sarebbe stata la giusta occasione per sposare lo standard di mercato Micro Usb, che tra l’altro presenta ingombri e prestazioni analoghe. Il risparmio di spazio della Sim nano rispetto alle micro è poi abbastanza ridotto e, ancora una volta, non offre alcun vantaggio pratico all’utente. Lo slot che ospita la Sim è collocato lateralmente come nelle versioni precedenti di iPhone. Allo stesso modo trovano spazio sul lato i pulsanti per il controllo del volume e l’interruttore per silenziare il dispositivo, tutti in metallo come il tasto di accensione e spegnimento collocato sul bordo superiore. Quest’ultimo è ben calibrato in resistenza e molto difficilmente viene azionato inavvertitamente, come spesso avviene su altri terminali. Apple ha invece deciso d i spostare il Jack audio da 3,5 pollici, ora posizionato sul bordo inferiore di fianco al connettore Lighting. Hardware Le novità del nuovo iPhone 5 a livello di componentistica hardware sono maggiori di quanto appaia a prima vista.