Di regola, quello che ci si aspetta da un sequel è una gran quantità di nuove caratteristiche. Ma sono proprio le novità che non ci si era neanche immaginati, o che magari neanche si pensava fossero necessarie, quelle che impressionano di più. Quando il pubblico richiede miglioramenti grafici e di gameplay, nuove a rmi e modalità, personaggi aggiuntivi, nuove mappe, vestiti, livelli, oggetti da collezionare o qualsiasi altra cosa possa venirvi in mente, non ci aspettiamo certo che gli sviluppatori avranno il tempo di dedicarsi a migliorare un sistema di gioco che è già perfetto. A meno che non stiano lavorando a uno degli sparatutto in multiplayer più giocati di sempre. “Abbiamo preso in esame tutte gli aspetti del gioco (Create A Class, killstreak, armi e perk) e ci abbiamo riflettuto su a un livello filosofico: cosa c’era di buono in quelle funzioni? Perché avevamo deciso di realizzarle in quel modo? Quelle caratteristiche sarebbero state ancora vincenti?”. A parlarci è David Vonderhaar, game design director per Treyarch e, per inciso, un uomo che la notte si sogna la modalità multiplayer di CoD. “ Dopo aver sviluppato cinque Call of Duty, cosa potevamo fare di nuovo? Se in certi casi siamo ripartiti direttamente da dove eravamo arrivati col vecchio gioco, in altri abbiamo proprio ricominciato da zero, facendo letteralmente tabula rasa”. Dobbiamo ammettere che questo approccio, che ha portato gli sviluppatori a rivedere dalle fondamenta una struttura di gioco già vincente (capace di ispirare anche la realizzazione di un gioco da tavolo), ha prodotto davvero delle migliorie inaspettate. La Classe non è acqua Alzate la mano se pensavate che la modalità Create A Class di Black Ops andasse rivista. Quelli che hanno alzato la mano stanno sicuramente mentendo, perché rasentava la perfezione. Ebbene, quando proverete Black Ops II non tornerete indietro, e vi renderete conto che effettivamente c’era spazio per dei miglioramenti. Come accade di solito ai cambiamenti migliori, la modalità è ora molto più intuitiva e permette più libertà di scelta. Ora avrete a disposizione dieci slot da riempire con abilità, armi e nuovi bonus, così da creare la configurazione che meglio si adatta al vostro stile di gioco. Ovviamente, ci sono delle limitazioni, visto che non siete Rambo e non potete trasportare dieci mitragliatrici… ma per il resto potrete dare libero sfogo alla vostra fantasia bellica più nascosta. Tutto questo è presentato attraverso un’interfaccia incredibilmente funzionale, che permette di passare facilmente attraverso le sottocategorie permonitorare l’aspetto delle armi e le loro caratteristiche. Anche la nuova interfaccia del menu fa sì che la funzione Create A Class sia più intuitiva e non vi faccia perdere tempo nella scelta delle opzioni. Volete fare a meno di una seconda arma? Lasciate vuoto quello slot e riservatelo per un altro elemento. Volete eliminare i perk e fare i duri? A voi la scelta, uomini veri. Ciò che rende utile lasciare quegli slot vuoti è il nuovo sistema wildcard. Questi jolly, che potete incastrare in uno dei dieci spazi di cui disponete, vi permettono di variare il vostro stile di gioco, offrendovi uno slot extra in un’altra area. Così potete optare per un perk extra, aggiungere tre accessori al vostro fucile o mettere un’arma principale nello slot di quella secondaria. Come tutte le altre novità del multiplayer di Black Ops II, le wildcard sembrano pensate per migliorare l’esperienza di gioco sia del novizio sia del giocatore navigato. “Se siete dei veterani di lunga data, penso che il sistema wildcard vi aiuterà a sviluppare il vostro stile di gioco personale. “Potrete combinare tra loro elementi diversi come vorrete”, ci dice Vonderhaar “ Le wildcard vi permetteranno anche di creare delle classi personalizzate in base al ruolo che occupate in uno specifico livello: per giocare a Domination potrete creare uno specifico setup, ma in un’altra mappa vi basterà editare gli elementi per giocare come supporto per un’altra squadra. Così, per quanto riguarda i giocatori che conoscono il gioco e hanno sviluppato uno specifico stile, questa funzione permetterà loro di realizzare ancora meglio le proprie fantasie. Quelli che invece sono alle prime armi potranno sperimentare di più e scopriranno cose che prima non potevano fare. Tutto questo renderà molto più divertente giocare in posizioni di supporto”. Gioco di squadra Ahi, i ruoli di supporto… La bestia nera degli sparatutto in modalità a squadre. La potenzialità mai realizzata, l’attore non protagonista che non ha mai raggiunto la popolarità. Treyarch ha deciso di dare un taglio a tutto questo. Come per Moden W arfare 3, le killstreak sono state dimenticate. Al loro posto: le scorestreak. “Quello è stato un momento di svolta, per noi”, racconta Vonderhaar. “ Le modalità a squadre sono state concepite dagli sviluppatori in quel modo per tantissimo tempo. Per così tanto tempo che, se non sei in grado di fermarti e fare un passo indietro, non riesci nemmeno a renderti conto che c’è ancora la possibilità di migliorare quella modalità di gioco. Anche se questo è un sequel, siamo tornati indietro e abbiamo voluto ripensare tutto, così da poter dire alla fine ‘Oh, ecco, così è molto meglio!’. Penso che ora la modalità online trasmetta un senso di maggiore coesione nei suoi singoli elementi.”. E lo riteniamo anche noi. È davvero molto meglio. Bene, se abbiamo detto che la funzione Create A Class è ottima e che è molto piacevole passare da un menu all’altro soppesando le armi che andremo a usare, dobbiamo anche ammettere che correre armati sul campo di battaglia è il motivo per cui siamo qui. Appena arrivati nella prima delle quattro mappe che abbiamo testato (v. box “Mappe, mappe!” ) le cose si fanno immediatamente familiari, nel migliore dei modi. La grafica a 60 fotogrammi per secondo è assolutamente fluida e dopo pochi secondi siamo già a nostro agio col flusso di informazioni che provengono dalle icone dell’HUD, oltre ad aver riconosciuto la consueta voce che annuncia il primo caduto in battaglia. Quando un povero sprovveduto attraversa ignaro il mirino del nostro fucile, ecco che la sensazione di familiarità si fa ancora più intensa. Non esiste ancora nessun altro FPS capace di darvi una sensazione paragonabile a quello che provate in CoD quando colpite un avversario: è un piacere ritrovare il suono (per non parlare della soddisfazione di veder comparire quei numeri) che vi dice esattamente cosa avete colpito. Giusta ricompensa Il sistema scorestreak consiste nel fatto che tu tti i punti, non solo quelli che derivano dalla morte di un nemico, vi permettono di ottenere delle ricompense. Ciò vuol dire che se sparate a un nemico, vendicate un compagno o disinnescate una bomba… tutto vi vale come una streak. Questa fa crescere la barra nell’angolo destro fino al suo limite, dopodiché si resetta. Per la vostra felicità, potete ora accedere a tutte le ricompense che vi spettano, non solo a una di esse. Così, se la vostra streak da 750 punti è abbastanza per prendere un UAV insieme a kit medico e a una torretta, sono tu tti vostri. Pensando a questa nuova caratteristica, gli sviluppatori di Treyarch hanno deciso di riconsiderare gli eventi che vi permettono di guadagnare punti: ora non tutte le azioni sono uguali, per esempio la morte di un nemico con una bandiera vale di più dell’atto di piazzare una bomba, che a sua volta può valere più di un punto Domination. È questione di ricompensare le azioni che aiutano il vostro team a vincere, in ogni modo. Mark Lamia, direttore dello studio, l’ha spiegato così: “Abbiamo notato che c’erano giocatori, nella modalità per obiettivi, che non potevano accedere alle ricompense perché non avevano ucciso abbastanza nemici. Visto che non volevamo penalizzare i giocatori più bravi negli scontri a fuoco, abbiamo pensato . una ricompensa agli a ltri per il loro contributo alla squadra”. Queste nuove ricompense sono delle interessanti novità. Se ne possono guadagnare 21, tra le quali una chiamata Guardian, u
na torretta trasportabile capace di emettere onde termiche concentrate. Utilizzata dai veri militari per operazioni antisommossa, come molte altre armi di Black Ops II del resto, la to rre tta è presente nel gioco con delle caratteristiche potenziate: chiunque si trovi nel suo raggio d’azione è ferito o rallentato. È un’arma perfetta per sbarrare determinati percorsi ai vostri avversari. C’è poi anche il missile Hellstorm, simile al Predator ma con un impiego diverso. Se il vecchio missile si poteva solo guidare nella sua discesa, così da dirigerlo sulla testa di qualche avversario, questo si può fa r detonare in aria, per una potenza di fuoco ancora maggiore. Molte delle ricompense per gli scorestreak hanno nuove caratteristiche e il loro impiego è in generale più intuitivo. Per completare il discorso sul leveling, i giocatori possono avanzare fino al 55° livello, attraverso 10 classi di prestigio (il passaggio da una classe a ll’a ltra non comporta la perdita del livello o degli oggetti sbloccati). Il salire di livello garantisce un gettone spendibile nell’acquisto di sbloccabili. Inoltre, sarà possibile guadagnare medaglie mettendo a segno una delle oltre cento “azioni fiche” previste dal gioco. Sempre più in alto Seguendo le tracce di Stra c ra ft II e di a ltri giochi simili come FIFA 12, Black Ops II offre una modalità online league, dove gli accoppiamenti sono fatti basandosi sulla reale abilità dei giocatori. Non vi capiterà più di uscire dallo spawn ed essere immediatamente disintegrati da un nemico otto volte più forte di voi, come pure di incontrare dei nemici molto più deboli di voi, pronti per essere schiacciati come mosche. Di nuovo, le innovazioni sono state pensate sia per i veterani che per i novizi. Il risultato è che le vostre partite online saranno sostanzialmente più equilibrate: le v ittorie non saranno più schiaccianti, così come le sconfitte. Treyarch ha compiuto le sue ricerche e si è accorta di come i giocatori preferiscano un sistema del genere. Ora, prima ancora di essere coinvolti nella battaglia, sarete raggruppati con i giocatori al vostro livello. Ecco il commento di Vonderhaar: “Se state battendo dei giocatori che sono più deboli di voi, sappiamo che vi trovate nella classe sbagliata. Se invece state battendo giocatori che sono più forti di voi, dobbiamo farvi salire di categoria. Praticamente abbiamo cercato di fare sì che i giocatori si trovassero a combattere in mappe dove il rapporto finale tra vittoria e sconfitta è del 50%”. Finalmente, il più grosso multiplayer al mondo offre un matchmaking adeguato. L’ispirazione, ammette Vonderhaar, arriva direttamente dai giochi sportivi. Come ben sanno coloro che si sono appassionati alle stagioni testa a testa di FIFA, il fatto di avere dei tangibili obiettivi a breve termine è un grande incentivo per i giocatori. Anzi è proprio il motivo per cui essi continuano a giocare. Come spiega Lamia, “Non sarete più sempre in fondo alla classifica. Se decidete di giocare e migliorarvi, e se ciò è veramente importante per voi, potrete veramente scalare la classifica della vostra lega”. Ma l’implementazione della struttu ra della lega non è il solo modo in cui BlackOps II sta cercando di somigliare alle vere competizioni sportive, perché il gioco potrà anche essere trasmesso e commentato attraverso la modalità “CoDcasting”. Con la semplice pressione di un tasto e un po’ di banda per l’upstream, potrete infatti trasmettere dal vivo ogni partita multiplayer che giocherete, per la gioia di chiunque sia interessato a seguire le vostre sorti. Dopo aver testato l’immediatezza del menu, dobbiamo ammettere che è davvero semplice trasmettere una partita MP in W i-Fi o su iPad. Non solo, Treyarch ha anche introdotto lo shoutcast, cioè la possibilità di commentare gli scontri dal vivo: mentre pilotate il vostro quadrirotore e iniziate un bombardamento a tappeto, ecco che l’azione può essere raccontata a gran voce da un commentatore, con l’aiuto di un microfono. Le limitazioni geografiche e alla banda di connessione sembrano essere gli ultimi dettagli a cui gli sviluppatori stanno ancora lavorando. Ai posteri l’ardua sentenza E questo non è ancora tutto. Per la prima volta le partite non sono limitate a una sfida tra due squadre, ma possono diventare dei veri combattimenti campali. Questo può avvenire sistematicamente: “Se tu, io e un paio di altri amici giochiamo spesso assieme, ecco che siamo una squadra. Possiamo dare un nome alla squadra, che potrà essere per esempio Team Badass, e allora Team Badass comparirà sul tabellone dei punteggi. Non è comunque necessario creare un team da subito, si può semplicemente cominciare a giocare per poi dare un nome alla squadra” ci dice Vonderhaar. Fino a sei squadre diverse possono prendere parte alle partite, per un massimo di 18 giocatori, cambiando continuamente la dinamica della battaglia. Ci sono poi nuove modalità, tra cui la Hardpoint, ispirata da King Of The Hill, che è la versione revisionata della modalità addestramento, oltre a modalità party game, sfide, miglioramenti alla funzione replay, e altro ancora. Niente di cui fa r perdere la testa agli appassionati di FPS, direte voi, ma del resto a giudicare dal numero medio di giocatori collegati ai server non è che ce ne fosse bisogno. La forza del gioco sta nella revisione profonda delle caratteristiche del vecchio CoD e nelle novità introdotte, che sono riuscite a migliorare radicalmente il gioco rendendo molto più gratificante e godibile iltem po passato sul campo di battaglia. Ora che l ’abbiamo provato in versione pressoché definitiva, siamo ormai certi che Black Ops Il sarà in grado di abbattersi come una tempesta sul mondo dei giochi online, quando uscirà a novembre. Se di CoD amate la componente online, insomma, quest’anno preparatevi all’esperienza multiplayer definitiva.