Presentato in pompa magna da Apple lo scorso giugno alla conferenza dedicata agli sviluppatori, iOS 6 è diventato pubblicamente disponibile in settembre e nel giro di pochissimo tempo è stato installato da un’alta percentuale dell’utenza. Il nuovo sistema operativo presenta tantissime novità rispetto alla versione precedente: andiamo a vedere come si comportano effettivamente le più importanti. Che si sia già fatto il salto o che si stia ancora valutando se installare o meno l’aggiornamento, questo speciale cercherà di chiarire le idee su caratteristiche, pro e contro. Innanzitutto, una nota sulla compatibilità: iOS 6 è disponibile per Nuovo iPad e, con delle limitazioni, per iPad 2. Come annunciato, questo è il primo sistema operativo che rende ufficialmente obsoleto l’iPad di prima generazione, a neanche due anni e mezzo dalla sua introduzione sul mercato. In caso si decidesse di procedere, raccomandiamo di fare prima un backup, su iCloud oppure su di un computer tramite iTunes e cavo USB. Poi potremo scaricare l’aggiornamento e installarlo tramite iTunes oppure direttamente sull’iPad andando nelle Impostazioni, sotto la voce “Aggiornamento Software” nel pannello Generali. Finalmente l’assistente vocale è arrivato anche sul Nuovo iPad, nella lingua del nostro Paese, oltre che su iPhone 4S, iPhone 5 ed iPod touch di quinta generazione. Potremo rivolgerci a Siri per compiere diverse operazioni, sia come scorciatoia che evitando di usare lo schermo touch, cosa che può risultare utile in varie occasioni. È bene notare che Siri funziona solo online: la registrazione della nostra voce viene infatti mandata al server che la interpreta. Subito dopo il rilascio Siri aveva spesso dei “ problemucc i” (parole sue) nel connettersi al server, ma già nelle settimane successive la situazione è migliorata sensibilmente, indicando un potenziamento nelle infrastrutture per far meglio fronte al carico di dati inviati. Abbiamo fatto prove con persone di vari accenti e abbiamo constatato che Siri capisce piuttosto bene l’italiano. Il modo migliore per ottenere dei risultati soddisfacenti è parlare in modo naturale, mentre scandire troppo lentamente le parole sembra essere controproducente nella maggior parte dei casi, così come, ovviamente, il farfugliare o il parlare molto in fretta. Un grosso problema di Siri è che, paradossalmente, è in d ifficoltà con le altre lingue: le pronuncia male e spesso non le capisce. Questo può creare problemi sopratutto nella dettatura e nel dare comandi riguardanti la nostra collezione musicale o con i titoli dei film. A questo proposito, subito dopo il rilascio era quasi impossibile lanciare app con nomi in inglese: anche qui, dopo poche settimane la situazione è decisamente migliorata, cosa che fa intuire un aggiornamento lato server di database e algoritmi di riconoscimento. . Un’altra novità di iOS 6 sul Nuovo iPad è la dettatura in lingua italiana, già presente nel sistema operativo precedente ma solo in lingua inglese. La funzione viene attivata facendo tap sul pulsante con il microfono in basso a sinistra nella tastiera touch, disponibile in presenza di connessione ad internet. Come con Siri, possiamo parlare naturalmente, inserendo la punteggiatura (punto, a capo, punto interrogativo…) dove appropriato. Possiamo però prenderci tutto il tempo per pensare quello che diciamo (e scriviamo) perché dovremo essere noi a segnalare la fine della registrazione. Dopodiché dei pallini rosa ci indicheranno la connessione al server, e verranno sostituiti dal testo trascritto.