Biancaneve non c’entra. O forse sì. “Solo un morso e ogni tuo desiderio si avvererà!”. È con questa frase che la strega cattiva convince la protagonista del cartoon della Disney ad assaggiare la famosa mela. Il sonno in cui cade la pallida fanciulla sembra irreversibile, ma il bel principe azzurro riesce a riportarla invita con un bacio. Quella, purtroppo, era solo una favola. Nella realtà in un sonno profondo è tombato il servizio di supporto della Apple e il suo ufficio stampa, dopo avere rifilato la mela bacata di iOS6 a molti dei suoi clienti, in Italia e nel resto del mondo. Dal 19 settembre, giorno del lancio del tanto atteso sistema operativo, le segnalazioni di problemi di collegamento Wi-Fi dei dispositivi Apple (sia iPhone che iPad) si sono susseguite, trovando solo confusione e, ancor peggio, un muro di silenzio da parte dell’azienda californiana. Anche il Salvagente ha provato ad ave re risposte sulla questione, ma non ha ottenuto risposta. Per la società di Cupertino non è un periodo facile. Il famoso mezzo punto di Pil in più che le vendite del neonato iPhone 5 avrebbe dovuto portare all’economia statunitense non è più così scontato. A far notizia sono più i pre sunti scioperi nella fabbrica cinese di Foxconn e, in casa nostra, la class action lanciata dal Ctcu e dalla Federconsumatori per il secondo anno di garanzia legale per i prodotti che la Apple fornisce a pagamento anziché gratis, come la Ue prevede. Le segnalazioni di vari bug successivi al lancio dell’aggiornamento a iOS6 dei suoi dispositivi, in questo contesto, non devono certo aver migliorato la situazione. Il primo aspetto dell’upgrade che più aveva suscitato clamore era l’assenza di Google Maps. Per sganciarsi dall’altro colosso statunitense, la Apple ha lanciato un sistema di mappe e di navigazione i cui risultati hanno scatenato sfottò e prese in giro per tutto il web: la statua della Libertà che non si trova, strade presenti due volte, isole scomparse. Anche l’assenza del sistema di comando vocale Siri per gli iPhone precedenti al 4S ha un po’ deluso gli amanti della “mela” ma il bug (baco, difetto) incriminato di iOS6 è un altro. Wi-Fi, dove seiP È il 19 settembre quando, alle 11,19, l’utente Sgoldhorn apre un post sul forum di supporto della Apple per dei problemi con il Wi-Fi del suo iPhone 4S dopo l’aggiornamento. Non passa neanche un’ora che le segnalazioni si susseguono. Non solo iPhone 4, anche modelli precedenti e anche iPad danno problemi. Ilsalvagente. it comincia a parlarne. Così fanno numerosi forum. È il caos, i giorni passano ma niente di nuovo da parte dell’azienda viene fuori. Mentre i post sul malfunzionamento del Wi-Fi continuano ad aumentare (attualmente ci sono 130 pagine sull’argomento, con oltre 2mila interventi), gli utenti, orfani di indicazioni della casa madre, provano ad aiutarsi da soli. C’è chi consiglia il reset completo del dispositivo anche fino a 10 volte, chi di cancellare le impostazioni precedenti di connessione e chi, extrema ratio, effettua il downgrading alla versione 5 di iOS. Il pro blema del Wi-Fi, inoltre, si presenta in diversi modi. C’è chi non può proprio più abilitare la connessione senza fili e chi, invece, dopo essersi collegato, perde subito la linea. A questo punto sono molti gli utenti che decidono di rivolgersi al centro assistenza ma, una volta arrivati lì, in molti si Il silenzio I consumatori colpiti da questo bug che si sono rivolti al centro assistenza della Apple sono rimasti abbandonati a se stessi. Chi non è riuscito con i metodi fai-da-te e aveva l’apparecchio sotto garanzia, si è visto sostituire il dispositivo. Per gli altri le soluzioni proposte non sono servite e, in via ufficiosa, è stato risposto di mettersi il cuore in pace e aspettare il prossimo aggiornamento di iOS6. Forse era il caso di estendere la fase beta (ossia quella di test prima del rilascio ufficiale) del nuovo sistema operativo per essere certi di prevenire questi difetti. Sicuramente era il caso di prendere una posizione ufficiale e non far finta di niente, confermando il problema e smettendola di ignorare le richieste di assistenza da parte degli utenti “avvelenati” dalla mela bacata.