Anche quest’anno si combatte la sfida su PC e console per decretare il vincitore del miglior titolo calcistico del 2012. I contendenti sono naturalmente FIFA 13 e PES 13. Pro Evolution Soccer, la storica saga di Konami nata nel 1995 con International Superstar Soccer, promette di riportare in auge il suo blasone proprio con questo nuovo episodio, nonostante negli ultimi anni la serie di EA Sports abbia dominato nettamente la sfida. Pro Evolution Soccer introduce infatti tantissime novità, che lo rendono sempre più vicino a quel modello calcistico di FIFA tanto inseguito negli ultimi anni. Movimenti più liberi e fluidi, “mosse” per tutti i gusti da imparare attraverso l’apposito tutorial, portieri più pronti e realistici, fraseggi più realistici e uno sviluppo di gioco più leggero e meno pachidermico rispetto al modello del passato. L’impressione, una volta cominciata la prima partita, è che gli sviluppatori di Konami abbiano realizzato una vera e propria rivoluzione nel gameplay concentrandosi soprattutto sul concetto di libertà, ben visibile sia nel nuovo approccio al dribbling, sia nel nuovo sistema PES FC per un controllo totale sui giocatori, con tanto di tiri e passaggi manuali di estremo realismo. Tutto ciò da un lato avvicina PES 2013: Pro Evolution Soccer al modello di FIFA come mai prima d’ora, ma dall’altro ha portato a una maggior difficoltà che non si traduce però mai in frangenti di gioco frustranti o troppo impegnativi. Questo equilibrio e il dinamismo delle azioni di gioco, con qualche decisiva novità anche per quanto riguarda la gestione difensiva, si sposa alla perfezione con un comparto tecnico finalmente all’altezza della concorrenza. Escludendo infatti una cornice di pubblico ancora troppo ingessata e qualche svarione negli effetti sonori e nelle telecronache, le animazioni sono fluide e curate, i modelli dei giocatori non deludono (soprattutto per i campioni più importanti e rappresentativi) e l’impatto televisivo della regia, delle sfumature cromatiche e dell’illuminazione sul campo è di primordine. A consacrare la nuova maturità della serie contribuisce anche l’esperienza di gioco online, ancora non pari a quella di FIFA per modalità e completezza ma finalmente libera da lagge problemi di connessione, difetti che negli ultimi anni avevano inficiato non poco le partite multiplayer. Ne esce un gioco di calcio di ottimo livello e migliorato su tutti i fronti rispetto al predecessore dello scorso anno, anche se per sconfiggere la corazzata di FIFA ci vorrà davvero un miracolo.