Ora gli manca solo di mettere a posto il centrocampo e hanno finito. Scherzi a parte, dopo essersi concentrati sulla difesa l’anno scorso, reinventando in pratica l’approccio della retroguardia nei confronti delle offensive avversarie, quest’anno gli sviluppatori di FIFA si sono voluti dedicare all’attacco. Un piccolo riepilogo per chi non sapesse di cosa stiamo parlando: il FIFA 12 dell’anno passato è stato il primo titolo calcistico a prevedere delle iniziative contenitive tra i comandi di gioco. Quella pressione prolungata del tasto X che per anni ha dato vita a una insistita francobollatura del portatore di palla, dal 2011 serve proprio al contrario, cioè a tenersi a distanza di sicurezza, pronti a intercettare ogni tentativo di svicolamento. Ma allora, se applicano lo stesso ragionamento al gioco d’attacco, il tasto di tiro quest’anno a cosa serve, a passare indietro al portiere? Chiese terrorizzato un intero mondo videoludopallonaro… GIOCO COL GPS No, no, calma, qui non si parla dei semplici input del controller, ma di qualcosa di molto più cibernetico, di quella cosa che non fa dormire la notte né gli sviluppatori di FIFA, né gli sviluppatori dell’arcirivale Pro Evolution Soccer, e manco gli sviluppatori degli sparatutto. Ebbene sì, proprio lei: la famigerata Intelligenza Artificiale. Quale scintilla di informatica autocoscienza è dunque riuscita ad accendere quest’anno EA Canada nelle iniziative dei compagni computerizzati, una volta che si è in fase offensiva? Potremmo quasi rispondere: la solita che tentano di accendere tutti gli anni sia in FIFA che in PES. Senonché stavolta in Electronic Arts hanno fatto davvero un gran lavoro! Nel momento in cui si entra in possesso della boccia, si nota non soltanto una più decisa vocazione allo smarcamento, ma pure un modo più ragionato di ricercarlo: non il solito tentativo di irruzione a testa bassa tra le maglie dei reparti avversari, ma una ricerca dell’itinerario più giusto con cui attaccare gli spazi, con un’appropriata considerazione di rotte curve e diagonali atte anche a scongiurare il pericolo di finire in fuorigioco. IL MIGLIOR ATTACCO È LA DIFESA. E ANCHE L’ATTACCO Come nel calcio reale, ci verrebbe da dire. Il che significa che, ancora una volta e ancora di più, la veridicltà della saga di FIFA è sempre più esaltante. E dire che negli ultimi tempi questa ricerca di una I.A. Ì tanto volitiva in fase d’attacco sembrava quasi diventata appannaggio di PES: ma ora che anche EA Canada ha deciso di pompare nuova reattività nei giocatori alla ricerca di smarcamento, il confronto è ancora una volta impietoso. Con FIFA 13 abbiamo un simulatore che in pratica riesce a regalare soddisfazioni di gioco e tattiche sia con la rivoluzionaria difesa attendista, sia con i nuovi, instancabili spostamenti intelligenti dei propri compagni in fase d’attacco (vi diciamo solo che il tap del tasto LI, cioè quell’input che serve a suggerire lo scatto a un compagno sulla nostra traiettoria, sta diventando quasi inutile…). TENIAMOCI IN CONTATTO Tutto questo va a inserirsi in un gameplay in cui già si respirava ampia libertà da certi schematismi, quelli che fanno sembrare PES più pilotato. E ora, grazie alle continue opportunità di manovra che offre il nuovo dinamismo dei compagni computerizzati, sembra aver conquistato un altro pezzettino di quella libertà. E che dire dell’iconografia calcistica, già debordante di animazioni ultra realistiche, e quest’anno ancor più debordante? Ormai ogni minimo sfioramento tra i calciatori viene intercettato dal cosiddetto impact engine e illustrato con un’animazione, e quando si tratta di veri e propri frontali, ancora una volta si rimane stupiti della loro contestualità, che tiene conto di direzione, velocità e anatomia dei calciatori coinvolti. Il tutto ulteriormente sublimato dalla completa sparizione della compenetrazione dei solidi: abbiamo visto scene di grovigli umani, in seguito a contatti fisici
tra 4-5 calciatori in mezzo all’area, senza notare nemmeno un poligono trafitto. Quest’anno, tra l’altro, i difensori fanno sentire il fisico più che in passato, e ogni tanto possono provocare un cattivo controllo se non cercate di eluderne alcune furbe spintine. TUTTI IN RETE Vabbé, poi ci sarebbero altre novità nel gameplay, come lo stop a seguire più “umano” (che può risultare im perfetto in chi ha meno sensibilità nei piedi) e come il dribbling di precisione, mutuato da FIFA Street. Il primo rende in effetti un po’ più imprevedibile il gioco, mentre il secondo si fa apprezzare soprattutto perché è di facile esecuzione, coinvolgendo una sola levetta. Aggiunte gradite, ma che alla fine non risaltano come l’attivismo dei compagni computerizzati, anche perché il dribbling ci è parso molto dipendente dal tasso di classe individuale. Attivismo dei compari che, come avrete capito, è la vera superstar di questa nuova edizione. E le modalità? A strafottere come al solito, sla in ambito online che offline. In particolare, quest’anno gli sviluppatori si sono inventati altre soluzioni per legare a filo doppio l’esperiènza FIFA con l’attualità del calcio reale, e per invogliare i giocatori a scalare le graduatorie dei ranking mondiali in rete. Per notizie più approfondite, vi rimandiamo ai nostri riquadri in queste pagine, senza dimenticare che, In sede di recensione, non abbiamo potuto mettere alla prova certe nuove caratteristiche dell’esperienza online, per motivi di anticipo sui tempi di attivazione dei server. NUOVA RIVOLUZIONE VS NUOVA GENERAZIONE Insomma, non ci sono dubbi: se questo non è il FIFA più Innovativo tra quelli del nuovo corso, è sicuramente quello più completo di tutti. La difesa ragionata di FIFA 12 era una novità più netta, ma FIFA13 incorpora sia questa sia la nuova, frizzante I.A. offensiva. Il che significa che questa edizione è un po’ la summa di questi cinque anni di rivoluzione pallonara griffati EA, in pratica l’apice del calcio videoludico. Non ci resta che domandarci: ora che Konami ha annunciato che PES 2014 sarà nuovo dalla testa ai piedi, non è che EA ha intenzione di rispondergli l’anno prossimo con un’altra rivoluzione? Stiamo già sbavando, cara EA…
La storia del calcio in diretta Grazie alla modalità match Day, FIFA 13 non solo cui permette dì disputare tutte le partite amichevoli che volete, ma cui consente anche di storicizzarle rispetto al calcio reale attraverso Internet. Ovvero: si aggiorneranno i dati sullo stato di forma dei calciatori reali e potrete anche partecipare a match entrati nella storia. Un esempio che è stato fatto (sulla versione inglese) è la decisiva partita della Premier league della stagione scorsa tra Manchester City e QPR. Da notare che persino la telecronaca è aggiornata ai fatti, con commenti circostanziati sull’andamento del campionato e delle due squadre. Non sappiamo cosa capiterà alla versione nostrana in questo senso, ma conoscendo l’attenzione di Efl verso i campionati nazionali, non escluderemmo a priori un’efficace italianizzazione degli update.