Dopo aver provato con mano il nuovissimo lavoro di 343, direttamente nello studio dello sviluppatore, è giunto il momento di tornare a parlare di Hate 4. 343 Industries ci ha informati che, come il gioco partirà, ci troveremo di fronte a un prologo (non ci è stato detto se giocabile, interattivo o solo filmato) che spiegherà molte cose e sarà di forte impatto emotivo. Dopodiché abbiamo avuto occasione di testare la prima missione, DAWN. La scena si apre all’interno del relitto della nave dove sono Master Chief e Cortana. Sullo schermo campeggia una scritta: “ANNO 2557. A ANNI 7 MESI E 10 GIORNI DOPO LA STASI DI MASTER CHIEF”. Linquadratura passa all’interno della stanza dove risiede il nostro eroe e compare una Cortana visibilmente scossa che dice “Svegliati Chief, ho bisogno di te”. Da lì partirà lo “scongelamento” del nostro eroe che scoprirà fin da subito come la “nave” non è più sicura ed è stata attaccata da un nemico non identificato. Una volta fatto il controllo della nave scopriremo che scudi e armi sono disattivati, quindi la nostra prima missione sarà quella di andare nella sala di comando e riattivare gli scudi. Da li sarà un crescendo di emozioni, arriveremo alla sala, attiveremo gli scudi e durante il tempo di attivazione degli scudi affronteremo due ondate di Covenant che arriveranno a darci il benvenuto. Una volta stesi tutti i nemici, correremo sul ponte per riattivare la plancia di lancio dei missili, ma anche lì avremo una bella sorpresa: una nave Covenant è sospesa sopra la plancia dei missili e ha scaricato un mezzo esercito di nemici. Una volta sconfitti, andremo ad attivare i missili così da abbattere quella nave, ma una volta ripristinati scopriremo che la batteria dei missili non è connessa e va necessariamente ricollegata al generatore. Non facciamo in tempo a muovere un muscolo che due ondate di Covenant si piazzano attorno ai missili a sbarrarci la strada ma, una volta sterminati, riusciamo a posizionare la batteria al suo posto e facciamo saltare in aria la nave nemica. Qualcuno da fuori non sembra averla presa bene e attiva un raggio gravitazionale che comincia ad aprire una breccia enorme nella nave, attirando verso sé qualsiasi cosa. Cortana ci consiglia di scappare verso un punto di estrazione e, a pochi centimetri dal nostro obbiettivo, si passa da gioco a sequenza animata col motore grafico in-game: un’altra paratia della nave viene fatta saltare in aria, il nostro Master Chief viene risucchiato fuori e comincia a sbattere violentemente contro i detriti della nave fino a che non arriva un enorme pezzo di metallo dove andremo collidere. Lo schermo diventa nero e si conclude la prima missione. Siamo passati quindi alle Spartan Ops, di cui abbiamo potuto ammirare il primo episodio e la prima missione (visto che ogni episodio sarà diviso in più missioni). In un gruppo di quattro giocatori, ci siamo trovati ad affrontare diversi accampamenti Covenant per distruggere le loro postazioni, sia a piedi che su mezzi. Una volta eseguiti i vari obbiettivi finirà la missione; 343 ci ha confermato che intende rilasciare settimanalmente un episodio, in maniera tale da ricreare una sorta di telefilm interattivo. E ora passiamo alle altre modalità provate: la prima è stata la FLOOD che permetterà di giocare fino ad un massimo di 10 giocatori, 5 Spartan e 5 Infetti. Ogni volta che un infetto uccide uno Spartan lo Spartan passa nelle schiere degli infetti fino a che non rimangono più Spartan; gli incontri saranno da 2 minuti l’uno per sei incontri. Nella classica modalità “cattura la bandiera” una squadra di massimo cinque persone dovrà difendere la propria bandiera e cercar di conquistare quella avversaria; l’incontro durerà attorno ai 20 minuti e vince chi conquista più bandiere; ed infine abbiamo provato Regicide, una modalità tutti contro tutti, dove si giocherà in un massimo di cinque persone e ogni uccisione varrà punti. Chi avrà il punteggio più alto diventerà King e comincerà ad avere una taglia sulla testa che salirà con il tempo. Il giocatore che ucciderà il Re si prenderà i punti della taglia più l’uccisione. Con questo si conclude la nostra prova con HALO 4 e possiamo dire che il gioco sembra davvero pronto per tornare con il botto: la campagna in singolo sembra aver trovato il giusto equilibrio tra epicità e azione; le Spartan Ops sono un’aggiunta innovativa e, se sviluppate bene, anche vincente; la modalità multiplayer, accontenterà tutti i palati con le svariate modalità a disposizione e, soprattutto, è decisamente divertente. Lunica nota negativa? Dover aspettare il 6 novembre per poterci mettere le mani sopra!