Ormai manca davvero poco all’uscita di Assassins Creed 3, uno dei titoli più promettenti di questo fine 2012. Nell’attesa spasmodica che sta accompagnando da mesi milioni di giocatori, noi di Game Republic siamo volati in Canada, negli studi di Ubisoft Montreal, per provare in anteprima assoluta il gioco e intervistare due personaggi chiave a capo dello sviluppo con lo scopo di scoprire con maggiore chiarezza cosa dobbiamo effettivamente aspettarci da qui al 31 ottobre. Connor, esattamente come il suo antenato Ezio Auditore nel secondo episodio, avrà a disposizione una propria dimora dal nome Davenport Homestead, da dove potrà gestire nuovi esercizi commerciali, ma anche attivare tutta una serie di sub-quest di natura molto più dinamica rispetto a quanto visto in passato. Più volte, infatti, ci è capitato di accogliere davanti la porta di casa varie richieste dàiuto da parte dei civili che, una volta esaudite, ci hanno ricompensato nei modi più disparati, tra cui làpertura di un nuovo negozio nella zona limitrofe alla nostra. In effetti, uno degli aspetti a cui Ubisoft a dedicato maggiormente attenzione in questo terzo episodio è stato il lavoro svolto nel miglioramento della componente gestionale relativa all’economia del gioco, che vanterà una complessità del tutto inedita nel panorama dei giochi d’azione. I soldi guadagnati dalle proprie attività saranno necessari non solo per poter comprare nuove armi e accessori, ma anche per modificare la propria abitazione e rendere più bellicose le imbarcazioni marine che avrete modo di guidare nelle numerose missioni navali (principali e secondarie). Missioni che, stando a quanto assicurato da Ubisoft, pare da sole terranno impegnati per almeno sette ore di gioco. Lesperienza nata dalle quest sul mare, d’altronde, ci ha piacevolmente colpito per l’incredibile varietà e il divertimento offerto. La minaccia dell’oppressione inglese potrà essere debellata grazie a un arsenale distruttivo devastante, composto da molteplici tipologie di palle di cannone: quelle di base, ad esempio, sono utili per colpire il nemico a distanza, mentre quelle infuocate danno la meglio nelle situazioni di conflitto ravvicinato. Tuttavia, nei casi peggiori, Connor potrà prendere le redini della situazione tripartendo gli ordini direttamente alla ciurma, comandando loro di issare la vela o effettuare una brusca virata per aggirare il tentativo di attacco dei soldati nemici. Proprio in virtù dell’incidere in battaglia delle scelte effettuate, sarà quindi fondamentale calcolare bene ogni singola mossa e spendere soprattutto tempo e denaro nell’ampliamento della potenza di fuoco della propria nave. Se sul versante “acquatico” Assassins Creed 3 aggiunge varietà al tipico gameplay della serie, è solo quando si mettono i piedi sul suolo americano che ci si rende conto veramente del potenziale ludico e innovativo di questo titolo. La zona della Frontiera è un territorio vastissimo, composto da innumerevoli insidie naturali che metteranno a dura prova la resistenza di Connor e le sue spiccate doti atletiche. Fortunatamente, il sistema di arrampicata pare funzionare a dovere, dando prova del passo avanti compiuto rispetto a Revelations proprio durante le sezioni sugli alberi; l’assassino americano si muoveva con assoluta scioltezza, cambiando direzione in base alla conformazione dei rami e arrestandosi realisticamente nei casi in cui non avesse trovato un appiglio cui attaccarsi. Le sezioni di caccia, invece, ci sono sembrate molto simili a quelle viste in Red Dead Redemption, con l’unica differenza che in Assassins Creed 3, una volta uccisi gli animali, dovranno obbligatoriamente essere scuoiati, altrimenti si verrà desincronizzati esattamente come accade quando si uccidono i civili. Per quanto riguarda le città del gioco, Boston e New York, oltre a essere molto curate e gestite da una complessità tecnica che beneficia in maniera evidente delle nuove possibilità date dall’AnvilNext, esse presentano anche una popolazione mai così viva e realistica. I cittadini non svolgeranno più il semplice ruolo di comparsa scenica, ma vivranno un’esistenza realmente indipendente e singolare: durante il corso del gioco li vedrete svolgere azioni sempre diverse e mai stereotipate, che varieranno in base all’ora del giorno e del periodo climatico, grazie all’introduzione del ciclo delle stagioni. A differenza degli ultimi due episodi, Assassins Creed 3 si prepara al debutto sul mercato come la vera rivoluzione che i fan della saga aspettavano da tempo. Le tantissime novità introdotte insieme alla rinnovata componente free roaming e alla profondità delle sezioni di gioco navali potrebbero darvita non solo al miglior capitolo del brand, ma addirittura a uno deivideogiochi più maturi e innovativi degli ultimi anni. Connor, non deluderci.
Assassin's Creed 3: La rivoluzione sta arrivando…
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