Pur non lambendo a particolari vette di originalità, il primo episodio di Darksiders è riuscito a ritagliarsi un ruolo di primo piano nell’affollato panorama degli action-adventure in terza persona. prendendo spunti da The Legend of Zelda e molto altro da God of War. Combattimenti. immensi boss di fine livello. puz.zle ed enigmi da risolvere, esplorazione e anche qualche spunto GdR grazie alla possibilità di potenziare il protagonista con attacchi speciali, incantesimi e molto altro. Il successo di vendite non è stato clamoroso ma ha convinto THQ a investire nel sequel Darksiders Il. disponibile per PC (oltre che per Xbox 360 e PlayStation 3) a poco più di un anno dal primo capitolo. Al timone del gioco c’è ancora una volta il team texano di Vigil Games che, come da tradizione, ha voluto rendere questo seguito più vasto. longevo e ricco rispetto al già valido predecessore. Nei panni di Morte si è chiamati a trovare le prove per riabilitare il proprio fratello (Guerra), ingiustamente accusato di aver causato l’Apocalisse. La trama, come già in Darksiders. non mostra particolari punti di forza e si fa un po’ fatica a relazionarsi con un avatar come Morte. non molto carismatico così come i vari personaggi non giocanti che si incontreranno nelle circa 20 ore di gioco. Già, perché Darksiders Il mette a disposizione un mondo di gioco grande due volte tanto quello di Darksiders e di conseguenza anche la longevità è quasi raddoppiata. Merito sia delle mappe molto vaste. sia di missioni secondarie e dei tantissimi luoghi da scoprire distaccandosi per un po’ dalla quest principale. Uno dei punti di forza di Darksiders Il è da ricercare proprio nel piacere di esplorare queste lande desolate alla ricerca di mostri da uccidere per guadagnare esperienza, di scrigni. di dungeon e di oggetti di ogni genere (armi. armature. amuleti). Queste sezioni da tipico free roaming sfruttano la velocità del cavallo di Morte e si contrappongono nettamente ai passaggi all’interno di immensi templi, sotterranei e labirinti, dove risalta il vero cuore del gioco. Qui infatti Darksiders Il innesta elementi platform sul modello di Prince of Persia e Tomb Raider. permettendo di saltare. appendersi e arrampicarsi. ma non dimentica l’importanza degli enigmi (alcuni dawero intelligenti) e la centralità dei combattimenti. che tra boss giganteschi e un sistema di controllo fluido e alla portata di tutti divertono non poco. Peccato solo per un comparto grafico non proprio eccelso e per qualche passaggio un po’ ripetitivo. ma nel complesso l’operazione sequel è riuscita perfettamente.