Nel corso degli ultimi cinque anni, Assassin’s Creed è diventato serie di punta per PlayStation. Se però siete digiuni dei giochi precedenti e volete provare l’ultimo c’è un piccolo problema… insieme, i cinque capitoli precedenti costituiscono 200 ore di gioco. Secondo noi dovreste giocarli, ma nel caso in cui siate impegnati, ecco una guida completa a tutto ciò che è successo finora…
Assassin’s Creed Il primo titolo della serie combinava ambientazione storica, azione, stealth, parkour e fantascienza. Facciamo la conoscenza di Desmond Miles, barista, che viene rapito dalla Astergo Industries e costretto a rivivere i ricordi del suo antenato, Altair Ibn-La’Ahad, in cerca della Mela dell’Eden. Il gioco è stato pioniere per alcune meccaniche ora icone della serie e alterava sequenze piene d’azione in cui controllavate Altair a fasi più adventure in cui Desmond esplorava la sua prigione e violava sistemi informatici. Benché le missioni siano un po’ ripetitive, la possibilità di saltare da un palazzo all’altro in città affollate fu a quel tempo un’esperienza assolutamente innovativa. Altair è il personaggio perfetto per imparare a giocare perché torna allo status di novizio ed è costretto a reimparare tutto sulla Fratellanza e sulla sua micidiale lama nascosta.
Assassin’s Creed: Bloodlines Esclusiva PSP uscita lo stesso giorno di Assassin’s Creed II, Bloodlines prosegue la storia di Altair che vuole recuperare la Mela dell’Eden da Al Mualim. Troviamo, in una forma semplificata, i pedinamenti e gli Assassinii già visti mentre Altair viaggia verso Cipro per indagare su attività Templari sospette. Con un sistema di combattimento di arrampicata piuttosto debole, è solo la storia a tenere tutto insieme. Si tratta dell’unico titolo che non comprende Desmond e che si concentra solo sulla storia di Altair e lo scontro per la Mela dell’Eden che i Templari rivogliono. Bloodlines porta avanti la sua lezione di storia abbastanza bene, ma le città meno affollate, a causa delle limitazioni tecniche della console portatile, rendono tutto un po’ più spento.
Assassin’s Creed II Possiamo dire che questo è il vero inizio di Assassin’s Creed per come lo conosciamo. Versione migliorata del primo capitolo sotto ogni aspetto, l’Italia rinascimentale diventa luogo perfetto per centinaia di nuove missioni e il paradiso definitivo del free-running. Ancora in mano alla Abstergo, Desmond viene salvato dall’Assassino sotto copertura Lucy Stilman e portato a un incontro con altri due membri della fratellanza: lo storico Shaun e il genio del computer Rebecca. Sotto la loro guida, Desmond entra in una versione migliorata dell’Animus e sprofonda nei ricordi di Ezio Auditore da Firenze, XV secolo. Sia che si nasconda nella folla che anima Firenze o salti senza sforzo tre tetti di Venezia, Ezio non è più semplicemente un Assassino è un combattente per la giustizia.
Assassin’s Creed: Brotherhood In questo capitolo ritroviamo collegate la storia di Ezio e Desmond, a un solo anno di distanza dall’uscita del capitolo precedente. Forse non è il seguito che tutti si aspettavano e ha spostato l’azione a Roma. Più vecchio saggio, il combattimento di Ezio è stato migliorato per permettergli di affrontare una delle famiglie più potenti d’Italia, i famigerati Borgia. Intanto, nel 2012, il tempo stringe per Desmond e gli altri Assassini mentre fuggono dalla Abstergo e cercano di trovare la Mela dell’Eden Prima dei Templari. Se non volete usare la lama nascosta potete passare alle armi pesanti e avete persino una balestra da sfruttare per le uccisioni silenziose. Mantenendo le stesse dinamiche di base del secondo capitolo, troviamo un’entusiasmante modalità multiplayer e una Gilda di Assassini da mandare in giro per il mondo.
Assassin’s Creed: Revelations A solo un anno di distanza da Brotherhood, Revelations giunge a unire le storie di Ezio e Altair e riesce anche a diventare uno dei più divertenti AC usciti finora. Dopo la tragica fine di Brotherhood (che non vi raccontiamo) Desmond si risveglia su un’isola rocciosa all’interno dell’Animus. L’unico modo di fuggire sembra tornare a vivere i ricordi dei suoi antenati. Revelations lascia la calda Italia e spiega le vele verso Costantinopoli dove infuria la guerra tra bizantini e ottomani. Stealth e combattimenti sono più solidi, ci sono una serie di nuove abilità e una città in continuo cambiamento da esplorare. Aggiungente a tutto questo che si può giocare sia come Altair sia come Ezio, e capirete perché questo è il finale perfetto della trilogia di Assassin’s Creed II.
Recensione Assassin’s Creed III