Full touchscreen, clamshell, slidephone, candybar e querty-phone. Sono i nomi dei “forni factor” dei cellulari ossia della forma delle scocche (a conchiglia, con il solo grande schermo sensibile al tocco, con tastiera Qwerty…). Poi, con l’avvento degli smartphone c’è stata un’ibridazione: sono arrivati modelli con display sensibili al tocco in abbinamento a tastiere Qwerty compatte. È il caso del nuovo Samsung Galaxy Chat, un modello che cerca di trarre il meglio da due mondi: quello dell’esperienza d’uso gratificante, dove per eseguire comandi basta toccare un’icona sul display, e quello della velocità e precisione di scrittura, come desiderato dai manager ma anche dagli utenti giovani che al posto di telefonare preferiscono chattare o utilizzare software di Instant Messaging. Da qui il nome, appunto, di Galaxy Chat. E che sia destinato in particolare ai più giovani lo testimonia anche il prezzo di 139 euro, una cifra abbordabile considerando soprattutto che si tratta di uno smartphone Android 4.0. È fatto così La prima cosa a balzare agli occhi è la qualità delie plastiche. Rapportate al prezzo, scocca e finiture sono di buon livello: il Chat trasmette un’ottima sensazione di solidità, tanto che sembra un telefono di fascia superiore. La tastiera Qwerty, che a prima vista può sembrare di non facile utilizzo, si dimostra invece efficiente e in grado di consentire una veloce digitazione dei testi: i tasti sono disposti in linea retta su quattro file. Fra questi vi è anche il tastierino numerico: per passare da lettere a numeri è sufficiente premere il tasto “Altin basso a sinistra”. Il resto del fronte del telefono è occupato dal display touchscreen capacitivo da 3 pollici, la cui risoluzione purtroppo è solo di 240×320 pixel (meglio sarebbe stato 320×480). Scattante La bassa definizione del display, se da un lato limita la compatibilità del Chat con alcune app di Android, contribuisce a snellire il carico di lavoro del processore single core da 850 MHz (affiancato da 512 MB di memoria Ram). L’interfaccia utente di Android risulta così fluida e il cellulare si dimostra reattivo ai comandi dell’utente. Meno feli ce purtroppo la situazione relativa a Internet. Qui il Chat può avvalersi della velocità offerta dalla sezione radio Hsdpa a 7,2 Mbit al secondo e del chip Wi-Fi, che lo connette alle reti wireless dei computer, ma il processore non fra i più veloci abbinato alla bassa risoluzione del display pregiudicano la navigazione Web. Lo stesso dicasi per i giochi che fanno uso intensivo di grafica 3D e che richiedono risorse hardware di ultima generazione. Non è per questo tuttavia che nasce il Galaxy Chat. Il suo ambito di utilizzo primario sono le telefonate e la messaggistica, dove se la cava più che egregiamente. Non dimentichiamo poi che uno smartphone Android è in grado anche di fungere da navigazione satellitare (con voce guida svolta a svolta gratuita e mappe on-line), lettore multimediale e foto/videocamera. Per la qualità delle foto del sensore da 2 Mpixel vi rimandiamo al box in alto nella pagina a fianco. Sul fronte video da segnalare, invece, lo scarso dettaglio dei filmati visto che la loro risoluzione è di soli 320×240 pixel. Potrete archiviare un discreto quantitativo di contenuti multimediali nei 2 Gigabyte di memoria integrata. Per ottenere il meglio in questo ambito vi consigliamo però l’acquisto di una microSD da 8 Gigabyte, il cui costo ormai è inferiore ai 10 euro: non avrete cosi problemi di spazio per musica (in 8 GB è possibile archiviare circa 2mila brani Mp3), fotografie, applicazioni, video e ogni tipo di documento.