Vi basti sapere che Darksiders 2 sarà caratterizzato da un vasto e performante sistema di personalizzazione del protagonista che lo renderà molto più simile a un action-adventure con fortissime venature GdR. Con l’aumentare di livello, Morte potrà indossare armature sempre più potenti e trovare strumenti di morte sempre più efficaci. Oltre a nuove tipologie di falci, potrete raccogliere armi potenti ma lente (martelli, mazze e scuri) e altre più rapide ma meno pericolose (come artigli e lame corte). E potevano forse mancare in questo ricco calderone anche dei poteri oscuri volti a rendere l’esperienza notevolmente più frizzante e spettacolare? Certamente no. Il sistema di combattimento è vario e frenetico, grazie anche al fatto che a differenza di Guerra che usava la parata, Morte preferisce usare dei salti per schivare gli attacchi. Si entra e si esce dal combattimento in continuazione, sfruttando sia l’arma principale che quella secondaria… ma mettendo nelle combo anche l’arma da fuoco e degli strumenti speciali, si riescono a eseguire delle tattiche piuttosto complesse e appaganti. Peccato però che quando si aggancia l’inquadratura su un bersaglio, la visuale si avvicina e capita spesso di ricevere dei frustranti attacchi alle spalle. Altro punto interessante poi sarà l’esplorazione del mondo di gioco. A piedi, o in sella al vostro orrido destriero, incontrerete comprimari sempre pronti a darvi missioni da svolgere, mostri da affrontare, tesori da saccheggiare e, ovviamente, dungeon pieni zeppi di insidie, come la migliore trazione dei sandbox raccomanda. Proprio in queste situazioni, inoltre, ci siamo resi conto di un altro elemento che ben si sposa con tutta la matassa di citazioni al mondo dei videogiochi: l’ingrediente del platform. Vi accorgerete come, con gran piacere, riteniamo, siano presenti innumerevoli sequenze di parkour, durante le quali il protagonista darà sfoggio delle sue abilità acrobatiche proprio come il leggendario principe di Persia. C’è però da segnalare che nelle fasi esplorative si finisce a volte per bloccarsi solo perché non si capisce che ci si può arrampicare su un certo elemento del fondale… e questo è davvero frustrate, soprattutto dopo un quarto d’ora che fate avanti e indietro per poi vedere una texture leggermente diversa che dovrebbe indicarvi la via. Alcuni dei puzzle sono ben progettati e capaci di darvi grande soddisfazione nel momento in cui lo risolverete… ma il problema è che sono abbastanza ripetitivi e quando dovrete spostare l’ennesima sfera sull’interruttore sarete presi dallo sconforto! Spesso poi, capirete rapidamente come fare per sorpassare l’enigma, ma sarete esasperati nel tentativo di mettere in atto le azioni che avete pianificato. Un aspetto su cui Darksiders 2 è inattaccabile è la “scala di gioco”. Solo per completare il primo mondo di gioco ci abbiamo messo nove ore e in un panorama di mercato in cui si spendono 60 euro per giocare poche ore, questa sua caratteristica è molto apprezzata. Peccato che la quantità non sia anche accompagnata dalla varietà… ma nel complesso non possiamo lamentarci .