Quella che ha assolto in appello Raffaele Sollecito e Amanda Knox dall’accusa di avere ucciso Meredith Kercher è una sentenza segnata da «gravi errori logico-giuridici» secondo la procura generale di Perugia, «convintissima» della responsabilità nel delitto dei due ex fidanzati insieme a Rudy Guede. E il procuratore generale Giovanni Galati parla di «inconsistenza delle motivazioni ». Per questo i magistrati ne chiedono l’annullamento alla Cassazione con un ricorso di un centinaio di pagine depositato ieri. «Un calvario che non finisce mai» è stata la reazione di Sollecito dopo avere saputo del ricorso del quale la Knox è stata informata a Seattle. «Sono sicura della mia innocenza e spero di tornare in Italia» ha ripetuto in questi giorni l’americana ai suoi difensori. La parola passa ora alla Cassazione – alla qualehannofatto ricorso anche i legali della famiglia Kercher – che potrà o confermare la sentenza d’appello o annullarla rinviandola ad altri giudici di secondo grado (in questo caso quelli di Firenze).