Nokia e Apple sotterrano l’ascia di guerra. La battaglia legale sui brevetti utilizzati su iPad e iPhone, di cui il colosso finlandese dei telefonini rivendicava la paternità, è finita ieri con un accordo che riconosce le ragioni di Nokia. Le due società hanno concordato il ritiro di tutte le denunce depositate negli Usa alla commissione sul Commercio internazionale a fronte dell’impegno di Apple a pagare un’una tantum e le royalties a Nokia per l’utilizzo delle sue tecnologie. Per il gruppo finlandese è una vittoria importante. Nokia aveva avviato ben 46 ricorsi negli Usa contro la società di Steve Jobs, accusandola di aver utilizzato in maniera fraudolenta alcuni brevetti, come la tecnologia touch o la retroilluminazione del display, su iPhone e iPad. Il valore economico dell’accordo non è stato reso noto, ma Nokia ha fatto sapere che avrà un impatto positivo sugli utili del secondo trimestre. Una buona notizia alla luce del profit warning lanciato due settimane fa dal numero uno del gruppo Stephen Elop. Il quale ieri si è detto contento che «Apple faccia finalmente parte del gruppo sempre più ampio dei licenziatari dei brevetti Nokia» . Questo, a detta del manager, «dimostra che possediamo un portafoglio di brevetti di primo piano che ci permette di concentrarci su ulteriori possibilità di licenze per il mercato della telefonia mobile» . Elop ha anche ricordato che negli ultimi due decenni Nokia ha investito oltre 43 miliardi di euro in ricerca e sviluppo e ha costruito uno dei più solidi e ampi portafogli brevetti dell’ «industria wireless» mondiale con oltre 10 mila licenze depositate.