Se avete una buona conoscenza del mondo dei picchiaduro, è altamente probabile che sappiate chi sia Seth Killian. In passato è stato un giocatore di tornei di alto livello (usava il nome “S-Kill”, utilizzato ancora oggi), poi ha proseguito aiutando a creare e organizzare la competizione Evo (il più grande torneo nel suo genere negli Stati Uniti) e più tardi si è fatto un nome come commentatore. E ha finito per avere un impatto tale sulla scena da essere notato e assunto da Capcom, dove oggi lavora come community manager e come consulente speciale per i nuovi lottatori dei giochi prodotti dall’azienda. Quindi, sì, i protagonisti dei picchiaduro targati Capcom sono in buone mani, di questi tempi. Attualmente, con Ultimate Marvel VS Capcom 3 nei negozi, il principale obiettivo di Killian è nel complesso quanto atteso crossover Street FighterXTekken, ma quanta influenza ha sulla compagnia rispetto a quella dei capi di Capcom e Namco Bandai? Un bel po’, a quanto pare. Lui stesso ci ha detto: “Abbiamo ovviamente comunicato a Namco quali personaggi avremmo inserito nel gioco, solo per assicurarci che non fossero totalmente in disaccordo, ma per il resto non abbiamo lasciato loro molta voce in capitolo, e quando starà a loro di creare il loro gioco, per noi sarà lo stesso. Siamo contenti di affidare all’altro team i nostri rispettivi brand di punta, perciò non stiamo facendo vedere loro il lavoro man mano che procede. A volte vengono a controllare i progressi, ma se non li trovano di loro gradimento, tanto peggio per loro. Dovranno vendicarsi con il loro gioco. Stiamo cercando di rispettare al massimo la serie, e vogliamo che il gioco piaccia anche ai fan di Tekken”. E NATURALMENTE, DATO che questo è il crossover sviluppato da Capcom, tra i due in produzione, il prodotto è più vicino al 2D che al 3D. “I controlli strizzano un minimo l’occhio a Tekken, ma in generale è più che altro un gioco di Street Fighter”, conferma Killian. “In termini di bilanciamento, tutti i personaggi di Tekken hanno la capacità di evitare i colpi usando la terza dimensione, con una schivata o evitando un colpo da lontano. Al momento, solo Raven, tra i lottatori di Tekken, ha un attacco da lontano: per noi funziona così. Questi personaggi non hanno attacchi da distanza, quindi abbiamo dato loro la possibilità di evitarli, anche se bisognerà studiare bene le distanze e il tempismo, per riuscirci. Così, considerando che alla fine i lottatori di Street Fighter sono più forti da lontano, mentre quelli di Tekken possono contare su un gameplay più vario, una volta messi insieme, permettono davvero di ottenere un gioco completo”. I crossover sono un ottimo modo per allargare la base di vendita di un gioco, ma, considerando che le attuali iterazioni di Street Fighter e Marvel sembrano aver totalizzato numeri non troppo incoraggianti, si può affermare che Capcom abbia le basi per lanciare un nuovo gioco di lotta? “Credo di sì. Certamente abbiamo il talento e le idee perfarlo”, dichiara Killian. “Certo, il problema è che magari i fan delle nostre vecchie serie non ce lo perdonerebbero, non accetterebbero mai un franchise completamente nuovo da parte nostra. Me li immagino già: Ma avreste potuto ridarci Star Gladiatori’. E così, 400 fan di Star Gladiatorsi radunerebbero e ce l’avrebbero con noi per averlo lasciato da parte e poi criticherebbero qualsiasi nuovo personaggio ci venisse in mente di presentare. In un certo senso la sfida, per noi, nasce dal nostro stesso successo: i nostri personaggi sono così forti, profondi e amati, che i fan non vogliono lasciarli andare”. A PROPOSITO DI PERSONAGGI, come stanno tentando i ragazzi di Capcom di trovare un equilibrio per soddisfare i fan di entrambi i giochi? “Innanzitutto, credo sia impossibile essere delusi dal numero di personaggi. È il roster più robusto che un gioco di Street Fighter abbia mai avuto… Non voglio dire che sia il migliore mai visto nel genere, qualcuno potrebbe avere da ridire, ma i personaggi sono davvero tanti”. E se il vostro preferito non c’è? Beh, pensate a tutti gli altri combattenti che non sono nel roster, ma anche al team di Capcom, perché ha dovuto prendere decisioni difficili, quando ha scelto chi dovesse entrare nella mischia e chi invece rimanere in palestra. “Abbiamo cercato di ridurre al minimo la delusione dei fan. Fare tutti felici è impossibile, del resto. Comunque, stiamo molto attenti alle richieste dei fan e cerchiamo di accontentarli, specialmente con prodotti come Marvel VS Capcom. Inoltre, teniamo conto anche delle preferenze del team. Nel team non manca mai chi parteggia per l’uno o l’altro lottatore: questo è il mio uomo e ho certe idee stupende su cosa potrebbe fare!’. Cerchiamo di rispettare anche queste richieste. È giusto ascoltare i fan, ma è anche necessario avere la stessa passione all’interno del gruppo. Abbiamo imparato la lezione con Street Fighter III: i lottatori più amati non devono essere scartati, mai. Cerchiamo dunque di bilanciare il tutto e di creare un gioco che sia anche divertente. Del resto, se un gioco ha tutti personaggi più amati ma non è divertente, non si va da nessuna parte”.